Il Gioco dei Fantasmi

12/02/2012


Titolo:Il gioco dei fantasmi

Autore: Krystyna Kuhn
Serie: Il Segreto del Grace College, Vol. 2

Edito da: Nord

Prezzo: 16,00€ 

Genere: Young Adult, Thriller, Paranormal Thriller

Pagine: 380 p.

Voto: Tre stelle

Trama: Al Grace College, tutti conoscono quella vecchia storia: una mattina del 1974, otto studenti sono partiti per un'escursione sulla Ghost Mountain e non sono più tornati. Eppure nessuno ha mai indagato sull'accaduto e, ormai, nessuno ne parla più. Per Katie West, invece, risolvere quel mistero è diventato una vera e propria ossessione, tanto da convincere alcuni amici a organizzare una spedizione per raggiungere la cima della montagna. Ma, la sera prima della partenza, uno strano ragazzo le chiede di potersi unire al gruppo: dice di essere una matricola come lei e di avere una cartina dettagliata della zona, la stessa usata quasi quarant'anni prima. Peccato però che lei non abbia mai visto quel tipo e che - cosa ancora più inquietante - non esistano mappe della Grace Valley, nemmeno su Internet. Come se ciò non bastasse, quella notte il peggiore incubo di Katie diventa realtà: la ragazza si ritrova bloccata in ascensore, al buio, in preda a un terribile attacco di claustrofobia. Con grande sforzo, riesce a schiacciare il pulsante di emergenza, ed è allora che, dall'altoparlante, esce un sinistro bisbiglio: Lassù qualcuno morirà...
 
Recensione: Parte un po’ sottotono e lento questo secondo romanzo della serie "Il Segreto del Grace College", il college impossibile da trovare perfino dal fantomatico Google Earth, ma nonostante ciò la curiosità di svelare assieme ai ragazzi il Mistero (con la M maiuscola!) che avvolge l’intera vallata è troppo forte e quindi ci spinge ad andare avanti, fino alla fine.
La narrazione si sposta da Julia (ricordiamo dal precedente libro i poteri di preveggenza dei fratelli Frost) a Kate West, ragazza taciturna, chiusa e diffidente che sembra non interessata a niente di quello che le sta attorno tranne quando si trova a superare i limiti in montagna, fra una scalata e l’altra.
Fin dalle prime pagine scopriamo finalmente che esiste qualcosa in grado di risvegliare dal torpore la giovane ragazza, anzi appare  subito chiaro che la facciata di freddezza, in realtà, non è altro che una maschera che sfrutta per proteggersi dal suo passato e da una famiglia che la tratta come un accessorio alla moda da poter sfoggiare ad ogni occasione. Sarà infatti fra le ripide sponde delle montagne che circondano il Ghost che Kate mostrerà chiaramente il suo desiderio di libertà ed il bisogno spasmodico di adrenalina che si procurerà scalandole ogni mattina senza un minimo di protezione o imbracatura.
Le sue abilità sono innegabili ma basteranno per poter sfidare l’inavvicinabile Ghost: la montagna su cui è vietato perfino mettere piede?
E cosa accadrà quando la guida obbligherà Kate a procurarsi almeno sei compagni e, al solito gruppetto composto da Julia, Ben, David e Chris si aggiungerà anche il misterioso ed inquietate figlio del professore Forster?
Paul Forster apparirà dal nulla e, con in mano una cartina della valle del 1972 - l’ultima ed unica rimasta in tutto il mondo ad essere sopravvissuta all’epurazione governativa -, il gruppo lo accolse.
Paul si mostrerà intraprendente, sorprendentemente affine a Kate e pericoloso sotto tutti i punti vista: il ragazzo dice di essere un ex galeotto rilasciato grazie alla buona condotta.
La curiosità dei giovani però è tanta e nessuno si fa troppi scrupoli, alla fine, a prenderlo in squadra visto che sono davvero intenzionati a scalare il Ghost e scoprire cosa è accaduto a quei famosi otto ragazzi scomparsi anni prima e di cui il mondo sembra aver voluto dimenticare ogni traccia. Perché la valle e la scuola sono state chiuse, cancellate dal mondo e ricreate con nuovo nome? Perché la polizia sembra aver dimenticato quegli otto ragazzi di cui rimane solamente una lapide anonima in mezzo ai pendii del Ghost? E perché Julia scopre che il nome del padre, ucciso un anno prima, risulta invece essere fra quegli otto ragazzi scomparsi?
Il viaggio sarà lungo e epico, per questi giovani, che si troveranno - ovviamente - a dover superare i loro limiti e fronteggiare situazioni impreviste e pericolose. Senza contare che ad ogni passo sembrano scorgere continue tracce degli otto ragazzi scomparsi, tracce che si concretizzano in un incredibile e definitiva foto che mostra a Julia con assoluta certezza che no, non si tratta di omonimia: suo padre era veramente stato fra quegli otto ragazzi apparentemente scomparsi.
Le sorprese non finiranno qua, qualcun altro di noto ai ragazzi - o perlomeno ad alcuni di loro - risulterà aver preso parte a quella spedizione, qualcuno di assolutamente vivo e vegeto; ma allora in cosa consiste il fantomatico mistero della sparizione dei ragazzi del Ghost?
Lo scopriremo, o meglio riusciremo ad immaginare piuttosto chiaramente le dinamiche che devono aver sconvolto l’equilibrio del gruppo degli otto ragazzi dispersi ma nulla ci viene confermato dall’autrice, neppure nelle ultime pagine. Anzi, se possibile, viene aggiunto un nuovo elemento paranormale che ci farà rivalutare tutto il romanzo sotto una nuova luce!
E se Paul Forster non fosse esattamente ciò che dice di essere? E se uno dei ragazzi scomparsi venisse ritrovato? Cosa accadrebbe se il vaso di Pandora e di omertà che sovrasta tutto il College venisse scoperchiato?
Kate continua a chiederselo ma non ha nessuna intenzione di tirarsi indietro, non c’è più tempo per i tentennamenti, il passato deve essere risolto. Soprattutto perché ognuno dei ragazzi vi sembra inesorabilmente legato.
Tasto dolente, questa volta, è la copertina che si distacca troppo dal precedente romanzo facendo perdere di vista al lettore occasionale da libreria che si tratta di un "sequel", anche se autonclusivo, di una serie di romanzi paranormal thriller che, chiccè se ne dica, non possono assolutamente essere letti a sè stanti. Una motivo grafico ricorrente, un effetto grafico o perfino la scritta "Secondo libro della serie...", sarebbe stato appropriato da inserire nella copertina che, fra l’altro, non che sia un elemento così rilevante, ai fini del romanzo.

In collaborazione con Sognando Leggendo

Debora Magini