Il sogno di Safiyya

27/09/2013

Il libro

Sulle ceneri e gli orrori della guerra della Bosnia, il reporter Jan ritorna con i ricordi al periodo dell’adolescenza, interrogandosi sui motivi della sua presenza in quella terra martoriata, insanguinata da massacri e terrificanti atti di crudeltà. Nella mente ha il sorriso di Youssuf e gli occhi della figlia Safiyya, che ha lasciato in Italia prima di partire come cronista. Sono stati loro, immigrati dal Marocco, con l’esempio e l’amicizia, a insegnargli i valori della tolleranza, del rispetto, della comprensione. Tornato dai Balcani, abbandonato lo scenario truculento di Sarajevo, Jan deciderà di dare una svolta alla sua vita e convincere Safiyya a seguirlo nel villaggio di Nevè Shalom, dove arabi e israeliani, cristiani e musulmani, vivono in perfetta armonia. Sarà questo il banco di prova per saggiare il loro sogno, quello di una terra in cui ogni essere umano è uguale, dove non si muore perché si appartiene alla fede sbagliata o si possiede un colore di pelle diverso. Qui Safiyya incontrerà anche l’amore, Yoshua, un uomo dal passato misterioso, con il quale inizierà un difficile percorso, mettendo in gioco le certezze consolidate, i sentimenti più veri, condividendo gioie e dolori, alla ricerca di un futuro e di un destino che non li allontani definitivamente. Un romanzo di grande impatto emotivo, capace di insegnare i valori della coesistenza e del rispetto reciproco.


L’autore

Nuccio Franco, giornalista, collabora con diverse testate, tra le quali Quarto Potere,  occupandosi in particolar modo del Medio Oriente e dei problemi legati all’integrazione. Primo classificato con il racconto Nevè Shalom al premio letterario “Firenze per le culture di Pace 2010”, sempre nel 2010 è risultato primo al premio letterario “Il convivio”, con il racconto Roulette; secondo al premio “Amici senza confini”, con il racconto Lettera a mio padre; terzo al premio “Opere d’autore” con il racconto Gerusalemme una città celeste. Ha ricevuto svariati altri riconoscimenti in campo letterario e giornalistico. È stato componente della giuria dei lettori al premio Campiello 2006. Attualmente è impegnato come addetto stampa in diverse realtà imprenditoriali.

Il Commento

Nato dallo spettacolo vario di una ingegnosa umanità, con il sottofondo instancabile di un ritornello di pace, attento alla profonda dissomiglianza fra mondi di pensiero e quelli di animo, irrigidito contro certi compromessi sapienti e leggeri. I ricordi, occupati ad insegnare la propria arte, si snodano mitragliati dalle emozioni ...come pennelli fumosi che seguono sulla scena le evoluzioni di un "primo soggetto". Forse un'ombra profetica, senza dubbio un residuo biografico, instancabile il ritornello di " parole" scritte sull'ormeggio di un popolo. Spruzzi malinconici tra cielo e stelle mi ricordano Degas, mentre le scene, brevi e folgoranti, mi rendono curiosa del " poi". Lei ... e mi sovviene un'erba selvaggia, o un rumore stridente di ferraglia, o una lunga notte, tonificata qua e là da discussioni sulla guerra.
L' eleganza secca dello stile offre il "torto" al lettore capace di approfondire fredde scene e forzati compromessi. Un bel dire, per chi non vuole aggirare ostacoli morali ed umani pesanti sotto la spinta passionale che ha ispirato Nuccio ...Imbevuto di virtù disprezzate lascia a chi legge l'abuso della decisione.
Dov'è la salvezza? Pretese di una formula decisamente oscura ...talvolta offensiva per la "carne". Oltre la guerra, oltre le idee, oltre la confessione pubblica di quello che " è". Una presa di coscienza comune ... una metafora ... i due rami di una parabola!”
(a cura di Maria Pia Selvaggio, scrittrice, vincitrice del Premio Olmo 2010 ed autrice, tra gli altri, di “Ai Templari il settimo libro”, Ed. SI Mondadori, “Lei si chiama Anna”, Guida Editore e “Borgofarsa.Gli aquiloni colorati fermi sui lampioni, Ed.Melagrana).

Nuccio Franco, Il sogno di Safiyya
Arkadia Editore, Collana Eclypse
pag. 176
euro 15,00

Redazione