Si può ridere davanti a due che vogliono suicidarsi? Sicuramente sì, se uno si protende dal ponte come se fosse pronto a un tuffo dal trampolino e l’altro arriva tenendo in mano un masso legato con una corda al collo. E sicuramente sì, se i due sono Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti. Sono proprio loro, insieme al testo, che garantiscono uno spettacolo scoppiettante, di fronte a un pubblico che ride sonoramente. Commedia con qualche momento di cabaret, lo spettacolo riesce a far ridere continuamente, senza mai tradire né dimenticare l’elemento di fondo: i due vogliono suicidarsi. Ovvero, si può ridere di tutto, ma anche – considerazione ugualmente importante – la risata, il senso dell’umorismo permettono di affrontare qualsiasi situazione. Qui la risata non è sui difetti degli italiani, non è satira politica. E’ gioco di situazioni, è modo di porgere la battuta, è tempi perfetti. E’ il gioco a spiazzare l’avversario (pardon, l’altro protagonista in scena) spesso con la complicità del pubblico, che è portato a intuire quanto sta per succedere o quanto la storia che viene raccontata è inventata al momento – loro sono bravi a far credere questo – fino al finale che riesce a sorprendere. E all’ultimissima battuta, che ti chiedi come mai l’avevi pensata anche tu.
Ben tracciata appare anche la figura dei due protagonisti, entrambi vittime della televisione. Tobia (Enzo Iacchetti), vip tv caduto in disgrazia, egocentrico, egoista, attento solo a sé stesso e all’auditel. Ivan (Giobbe Covatta), fan acritico di vip e starlette tv, ignorante, ma sensibile e di buon cuore.
Se una considerazione la vogliamo fare riguarda proprio la comicità: per far ridere non è necessario prendere in giro oltre misura, evidenziare difetti fisici, castigare costumi. Contano tempi comici perfetti e capacità di porgere le battute seguendo un testo ben scritto, che sa essere lieve e mai vacuo. Il giudizio sulla negatività di certi personaggi e loro comportamenti viene di conseguenza.
Niente progetti per il futuro
Scritto e diretto da Francesco Brandi (vincitore del Premio Flaiano 2009)
con Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti
musiche di Cesare Picco
scene e costumi di Nicolas Bovey
a Milano al Teatro Manzoni dall’8 al 27 marzo e poi in tournée fino all’8 maggio