Due di noi

12/01/2012

Per tornare alla risata in Teatro occorrono due ingredienti tanto semplici quanto rari: un testo scoppiettante nei ritmi ed attori dal ritmo altrettanto scoppiettante, spontanei ed affiatati nel tempismo comico. Al Teatro Manzoni di Milano “Due di Noi” di Michael Frayn con Lunetta Savino ed Emilio Solfrizzi fa centro su tutti i fronti.
La commedia d’esordio di Michael Frayn a quarant’anni dal debutto non rivela il minimo invecchiamento. E se di ritmi comici parliamo Frayn ne è maestro assoluto. “Due di noi” presenta tre situazioni di coppia e se nei due primi atti unici, Black and Silver e Mr. Foot, l’amarezza trapela sotto l’involucro brillante (due coniugi insonni logorati dall’arrivo di un figlioletto urlante che, tornati sui luoghi della loro luna di miele, si confrontano inevitabilmente col passato e una moglie che combatte l’indifferenza del marito dialogando con la bottiglia, interlocutori immaginari e il piede nervoso di lui) il terzo quadro è un meccanismo perfetto di equivoci e movimenti scenici che preannuncia l’acclamato “Rumori fuori scena”. Conoscitore esperto di tutte le meccaniche ben oliate della comicità, Frayn mette in scena una coppia che per errore invita a cena due amici separati e il nuovo partner di lei e sull’imbarazzo di questa situazione costruisce un carosello frenetico di entrate e uscite di scena dove i due attori si alternano in tutti i ruoli, con risultati esilaranti.
Emilio Solfrizzi e Lunetta Savino incarnano tutte le coppie dello spettacolo con verve irresistibile regalando un’ora e mezza di puro divertimento. La regia di Leo Muscato snellisce lo spettacolo di qualsiasi riferimento geografico o epocale, restituendolo al pubblico nella sua intatta freschezza.

Gabriella Aguzzi