Ho morto Petrolini!

07/03/2012

Dopo il grande successo di “Lettera al padre” (monologo tratto da Kafka, in scena dal 2004), Gabriele Linari e la Compagnia LABit tornano con uno spettacolo sul più grande e noto performer romano del ‘900, Ettore Petrolini. Partito dal varietà nei teatri di avanspettacolo, Petrolini è divenuto, in breve, icona della comicità dissacrante, poi osannato dai Futuristi e stimato dai più grandi uomini di teatro, come Gordon Craig. Gabriele Linari interpreta e dirige il mito petroliniano sotto una luce non convenzionale, portando in scena l’uomo e l’artista, mettendolo sotto processo, miscelando macchiette corrosive e cruda biografia, in un dialogo continuo tra Petrolini e l’attore-giudice. Linari attinge ai testi lungimiranti del suo conterraneo (tra cui “Un po’ per celia, un po’ per non morire”, pubblicato poco prima della morte) e all’autobiografia “Modestia a parte” (1932): biografia in cui Petrolini comprendeva come i libri siano una valida garanzia per l’immortalità, molto più dell’affetto dei suoi spettatori, e rifletteva cinico “Che tragedia da ridere questo nostro soffrire! Si nasce per vivere e si vive per morire!”, e infine, lapidario “Che vergogna morire a cinquant’anni”.
La compagnia teatrale LABit si è già occupata di autori del Novecento poco valorizzati, come Palazzeschi e Flaiano, e di romanzieri dell’Ottocento, come Gogol’ e Dostoevskij. Con questo spettacolo, «noi “moriremo” Petrolini per farlo rinascere, in un allontanamento progressivo dall’imitazione, verso un’articolata e nuova proposta di lettura del suo repertorio. Parole e gesti verranno ripensati alla luce della preparazione fisica biomeccanica e del mimo corporeo», discipline che rientrano nel curriculum dell’interprete e regista romano Gabriele Linari.
Uno spettacolo in cui la comicità incontra atmosfere suggestive, arricchite dagli adattamenti musicali di Jontom. Per chi già conoscesse Gastone, Er sor Capanna, Fortunello, Giggi er Bullo, Mustafà, Nerone, o per chi ne fosse ancora (misteriosamente) all’oscuro.

Teatro Due – fino al 18 marzo
Vicolo dei Due Macelli - Roma
info: 06.6788259
www.teatrolabit.com

Maria Vittoria Solomita