Pretty – Un motivo per essere carini

17/02/2014

In scena a Milano al Teatro Menotti fino al 23 febbraio, la divertente e graffiante commedia di Neil LaBute interpretata da Filippo Nigro e Fabrizia Sacchi mette impietosamente sotto i riflettori le incomprensioni di coppia e l’ossessione per la bellezza.
A causare la crisi insanabile tra Greg e Steph è infatti un commento mal riportato e mal interpretato in riferimento al viso di lei. Ciò scatena una scenata isterica e la rottura della loro relazione, aggravata dalla mancanza di tempismo. Per rimettere insieme i cocci sarebbe bastata una sola parola: “carina”.
Caustico come sempre, a partire dagli esordi cinematografici con il successo al Sundance Festival di “Nella società degli uomini” e con la commedia nera “Betty Love”, il commediografo americano esplora cinicamente la desolazione dei rapporti sentimentali, devastati dalla sfiducia, dall’egoismo e dalla superficialità. E lo fa con esilaranti duetti che i quattro attori (Nigro e la Sacchi nei ruoli del depresso Greg e dell’aggressiva Steph e Giulio Forges Davanzati e Dajana Roncione a interpretare la coppia a loro opposta) inscenano con brillante naturalezza. A caratterizzare “Pretty – Un motivo per essere carini” è infatti la spontaneità di dialoghi quotidiani e un divertimento che cela un fondo crudele.
I quadri sono staccati l’uno dall’altro con monologhi che portano i protagonisti in primo piano – letteralmente, perché la regia di Fabrizio Arcuri li specchia mentre svelano i loro pensieri più intimi – e si susseguono in un intrigo di falsità e tradimenti e di segreti pesanti da sopportare.
Si ride, grazie anche alla verve degli interpreti, e alla fine resta un sapore amaro.

Gabriella Aguzzi