Si annuncia già come un successo: a 20 giorni dal debutto di “Dirty Dancing”, il 9 ottobre, già in 40 mila hanno deciso che non è il caso di perdere il musical. E per vederlo bisogna venire a Milano al Barclays Teatro Nazionale, perché le scenografie sono talmente grandi e imponenti che nessun altro teatro è in grado di ospitarle.
C’è molta attesa per questo musical che porta a teatro una storia che il cinema ha reso immortale e che ora la televisione ripropone regolarmente, sempre con successo. E’ una lunga attesa, con tantissimi spettatori che da tempo lo richiedono, come ricorda Federico Bellone nella veste di produttore esecutivo e direttore artistico: la regia associata per l’Italia è stata affidata a Simone Leonardi per questo spettacolo che si basa sulla produzione inglese. «E’ uno spettacolo – fa notare Federico – che porta a teatro anche chi non ci è mai stato: sono persone che poi desidereranno tornare a teatro per vedere altro».
«Dalle lettere che ricevo dai fan ho capito che Dirty Dancing riesce a coinvolgere anche gli adulti e anche il pubblico maschile»: a dirlo è l’ideatrice del film e del musical Eleanor Bergstein e lo dice in italiano, una lingua che le piace molto, come dice di amare molto il nostro Paese. Così spiega di aver scelto il 1963 come anno di ambientazione perché era un momento in cui la musica era ovunque e la musica è la colonna sonora della nostra vita, che accomuna tutti. Quella del 1963 è stata una estate molto importante: dopo tre mesi, con l’uccisione di Kennedy, tutto è cambiato. Il film è stato girato in tempi meno lontani: 27 anni fa in un resort in Virginia. Chi scrive queste note lo ha visitato proprio l’estate del ventennale, nel 2007, occasione di grandi festeggiamenti in quel luogo con tanto di tshirt nere realizzate con il logo e l’indicazione di 20 anni e foto e documenti ben esposti all’interno di questa grande casa in pietra sulle sponde di un piccolo laghetto.
Proprio Eleanor Bergstein ha dato il sì finale alla definizione del cast: per scegliere gli interpreti erano state fatte audizioni, a cui si sono presentati in 1147. A interpretare i due ruoli principali sono stati scelti Sara Santostasi nel ruolo di Frances “Baby” Houseman e Gabrio Gentilini nel ruolo di Johnny Castle, affiancati da un folto cast e da una orchestra di otto elementi, che suonerà dal vivo “(I’ve Had) The Time Of My Life”, vincitrice di un Premio Oscar e di un Golden Globe e tutte le altre celebri musiche dello spettacolo. Le canzoni, che non concorrono a raccontare la storia, sono in lingua originale, mentre i dialoghi sono tutti in italiano. Molti spettatori, si può prevedere, ritroveranno nei loro ricordi le battute, magari le ripeteranno - si spera solo mentalmente e ugualmente nella mente canteranno le canzoni -, si sentiranno coinvolti dall’energia degli interpreti, dal romanticismo della storia, dalla determinazione di Baby (soprattutto se pensiamo all’epoca in cui è ambientata la storia) e dalla sua ironia, che riesce a far innamorare Johnny. Per rivivere tutte queste emozioni c’è tempo solo fino al 28 dicembre, data improrogabile dell’ultima replica.
Dirty Dancing
Di Eleanor Bergstein
Produzione Wizard Productions srl, La Contrada - Teatro Stabile di Trieste, Joye Entertainment e Karl Sydow in associazione con Lionsgate e Magic Hour Productions
Con Sara Santostasi (Frances “Baby” Houseman), Gabrio Gentilini (Johnny Castle), e Federica Capra (Penny Johnson), Simone Pieroni (Dr. Jake Houseman), Mimmo Chianese (Max Kellerman), Irene Urcioli (Lisa Houseman), Natalia Magni (Marjorie Houseman), Rodolfo Ciulla (Neil Kellerman), Marco Stabile (Billy Kostecki, Renato Cortesi (Mr. Schumacher), Russell Russell (Tito Suarez), Giuseppe Verzicco (ensemble/Robbie Gould), Ilaria De Angelis (ensemble/Elizabeth), Pasquale Girone (ensemble/Jordan), Chiara Rosignoli (ensemble/Vivian Pressman), Aldo Esposito (ensemble/Moe Pressman), Lucia Blanco (ensemble), José Antonio Dominguez (ensemble), Sara Marinaccio (ensemble), Giusy Messina (ensemble), Paki Vicenti (ensemble), Azzurra Adinolfi (swing) e Thomas Signorelli (swing/dance captain).
A Milano al Barclays Teatro Nazionale dal 9 ottobre al 28 dicembre