Gebrek

10/12/2014

“Gebrek Monologo interrotto in due parti” è lo spettacolo off teatro in scena a Milano al Teatro Litta, Sala Cavallerizza, dall’11 al 20 dicembre in prima nazionale. Scritto da Claudio Elli, giornalista milanese con al suo attivo molte pubblicazioni, vede in scena Riccardo Magherini, con degli interventi dello stesso Claudio Elli, insieme ai comics di Alex Miozzi, i video di Francesca Lolli, esaltati dal disegno luci di Marco Meola. «L’interazione tra diversi linguaggi - spiega Claudio Elli, autore e regista con Riccardo Magherini di “Gebrek” - permette una lettura innovativa del soggetto teatrale, dove la percezione dell’osservatore è stimolata sotto più aspetti, che da visivi diventano anche emozionali». Le dimensioni ridotte della sala Cavallerizza del Litta moltiplicano fino all’ennesima potenza stimoli ed emozioni, grazie alla forte vicinanza tra scena e pubblico.
Lo spettacolo, che si avvale di questo gioco di commistioni, secondo una tendenza che sta conquistando sempre più il pubblico, vede al centro uno spietato dittatore. E’ Gebrek, dittatore che domina il mondo in un imprecisato futuro con crudeltà descritte in un linguaggio da Grand Guignol. Il suo è un potere vendicativo e beffardo.
Ma questo è un dittatore del futuro? Parla di un futuro o di altro? E’ reale? Oppure è l'immaginario protagonista di un fumetto? Un coup de théâtre finale offrirà una possibile risposta, ma altri inquietanti interrogativi si affacceranno nella mente dello spettatore, anche sollecitati dall'ironia della pièce. Perché il passato, il presente e il futuro sono destinati a intersecarsi.
«Per la prima volta in scena, in concomitanza con l’uscita dell’omonimo libro a fumetti – spiega l’autore Claudio Elli -, lo spettacolo vuole focalizzare, quale punto di osservazione, il bivio tra ciò che è effettivo vaneggiamento e ciò che invece è crudele realtà. Così l’annichilimento e la violenza sono la proiezione nel futuro di ciò che è già in nuce oggi e lo era nel passato. “Gebrek” può così essere visto come un monito, sia pure senza risvolti morali e invece condito da molta ironia: è una riflessione aperta sui destini di un’umanità che può ancora risvegliarsi, prendendo coscienza, nella consapevolezza di un proprio ruolo dimenticato».
Studenti dell'Istituto Italiano di Fotografia si sono cimentati con “Gebrek”. Guardando con il loro obiettivo, guidati dalle loro emozioni, hanno puntato a realizzare immagini intense, in grado di cogliere l'essenza dello spettacolo, con una commistione tra parola, video, comics, esaltati dalle luci. La sfida consisteva dunque nel far cogliere questo intersecarsi di linguaggi, usando un altro linguaggio, quello della fotografia.
Le immagini realizzate da un gruppo scelto di studenti del 2° anno del Corso Superiore, biennale professionale di IIF, potranno dare origine a un’esposizione nell'ambito del Photofestival 2015, la grande rassegna con oltre un centinaio di mostre fotografiche, che quest'anno, ancor più delle precedenti otto edizioni, renderà Milano capitale della fotografia. Quest'anno, infatti, raddoppierà, perché, in concomitanza con l'Expo, sarà dal 21 aprile al 30 giugno e dal 15 settembre al 31 ottobre e si rivolgerà a un pubblico internazionale, che avrà così la possibilità di conoscere meglio il Made in Italy fotografico.


Gebrek 
Monologo Interrotto in due parti
di Claudio Elli
interpretazione e regia di Riccardo Magherini e Claudio Elli
comics di Alex Miozzi

disegno luci Marco Meola

video Francesca Lolli

voce femminile fuori campo Federica Armillis
; altre voci fuori campo Sveva Dondi, Martino Dondi, Ruggero Dondi, Caterina Lucia, Arianna Lucia

musica nella sigla di chiusura MISHAELA di Noa e NefEsh
esecutori  Trio NefEsh (violino Daniele Parziani, chitarra Manuel Buda, contrabbasso Davide Tedesco)
Foto di IIF

si ringraziano: Lab121, Istituto italiano di Fotografia di Milano

Produzione puntoelinea - Progetto Caleidos
A Milano al Teatro Litta, Sala Cavallerizza, dall’11 al 20 dicembre 2014 in prima nazionale
Prezzi: 14 euro; 10 euro per under 26 e over 60
Da martedì a sabato ore 21, domenica ore 17
Durata 60 minuti

Redazione