Anche quest’anno i Bagni Misteriosi riprendono vita e la sera le luci si riaccendono sul palcoscenico a bordo piscina per ospitare gli spettacoli della Stagione Estiva del Teatro Franco Parenti. In omaggio a Pier Paolo Pasolini, di cui ricorre il Centenario, è stato scelto lo spettacolo di parole e musica tratto da Il Sogno di una Cosa, il primo esperimento narrativo di Pasolini che, nella sua sincerità ed immediatezza, resta tra le sue opere più belle.
A raccontare la breve giovinezza dei tre amici, Nini, Milio ed Eligio, negli anni del Dopoguerra è la voce di Elio Germano, con l’accompagnamento musicale di Teho Teardo.
Germano ne ripercorre le belle pagine, e si susseguono così i quadri dalla sagra di Pasqua di Casale, quando nasce l’amicizia tra i tre giovani di Ligugnana, Rosa e San Giovanni, a quando emigrano attraversando il confine per la Jugoslavia inseguendo il sogno del Comunismo per incontrare invece altra miseria e una fame peggiore, alle lotte contadine tornati in Friuli, fino a scontrare il loro giovanile entusiasmo e infrangere la fragilità dei loro sogni contro la normalità della vita e la morte prematura. Si inframmezzano le “voci fuori campo” che riportano dialoghi tra i personaggi, come echi degli avvenimenti narrati. Spiace solo che, per concentrare nei tempi l’intero romanzo e fors’anche per rendere più efficace la labilità della loro utopia concentrandosi solo su una parte del racconto, sia rimasto tagliato, nella versione ascoltata a teatro, una delle pagine più intensamente poetiche e struggenti, l’innamoramento della piccola e timida Cecilia per il Nini, un altro sogno che si sbriciola senza essere afferrato.