Sarebbe diventato un supermercato già da decenni se Silvio Berlusconi non fosse intervenuto a salvare un pezzo di storia milanese. E oggi il Teatro Manzoni, dopo 150 anni di esistenza, alza ancora il sipario: lo farà, nella stagione entrante, per 220 volte, per un totale di 56 spettacoli tra prosa, risate, spettacoli per famiglie, concerti, conferenze-spettacolo, magia e altro ancora. L’apertura il 7 ottobre con uno spettacolo per bambini, “Fiabe in concerto”, la chiusura il 21 maggio affidata al teatro-concerto di Pupo “Su di noi”. In mezzo 9 (+ 2 fuori abbonamento) spettacoli di prosa, divertenti come da tradizione ma anche classici che fanno pensare. I primi due in programma sono all’insegna del genio di Agatha Christie, “Testimone d’accusa”, avvincente dramma processuale con Giulio Corso e Vanessa Gravina (i cinefili ricorderanno l’impagabile versione per il grande schermo targata Billy Wilder), dal 17 al 29 ottobre, e il sempreverde “Trappola per topi”, dal 7 al 19 novembre, con Lodo Guenzi star del ricco cast. Dal 21 novembre al 3 dicembre è la volta di un altro evergreen, “La strana coppia” di Neil Simon in edizione revival ( vale a dire, come spiega il regista e protagonista Gianluca Guidi, che verrà rispettato il copione senza sciocchi tentativi di modernizzarlo, perché macchina perfetta). Per Natale e capodanno (19 dicembre- 1 gennaio) niente prosa, ma uno show che si preannuncia irresistibilmente esilarante, col duo Massimo Lopez e Tullio Solenghi in “Dove eravamo rimasti”, mentre dal 3 al 7 gennaio ritorna l’amato appuntamento del Festival della magia condotto da Raul Cremona, alla sua VI edizione. La prosa riprende dal 16 al 28 gennaio con la versione teatrale del film francese “Quasi amici”, protagonisti Paolo Ruffini e Massimo Ghini, mentre a febbraio ci aspettano due spettacoli: la ripresa, fuori abbonamento, di “Amanti”, la commedia di Ivan Cotroneo con Massimiliano Gallo e Fabrizia Sacchi (dal 6 all’11), e (dal 13 al 25) il ritorno in scena di Angela Finocchiaro in “Il calamaro gigante”. Marzo (dal 12 al 24) è dedicato a un altro testo cinematografico dai perfetti meccanismi teatrali, adattato e diretto dal suo autore Paolo Genovese, “Perfetti sconosciuti”, mentre ad aprile Tosca D’Aquino e Martina Colombari sono tra le protagoniste del dramma di Robert Harling “Fiori d’acciaio”. Il 3-4-5 maggio un altro spettacolo fuori abbonamento: Enzo Decaro porta in scena “Non è vero ma ci credo” dei De Filippo (firma Peppino, ma c’è lo zampino anche dei fratelli), mentre la stagione chiuderà con un classicone, “Il mercante di Venezia” di Shakespeare, con Franco Branciaroli (dal 7 al 19). In mezzo a tutti questi titoli, tanti altri incontri degni di nota. Segnaliamo alla rinfusa, tra i tanti: Paolo Cevoli (12 gennaio), Francesca Reggiani (4 marzo), “Lo stato delle cose” di Massimiliano Bruno con la partecipazione di Ale e Franz (13-14-15 ottobre), Gioele Dix in “Ma per fortuna che c’era Gaber” (5 febbraio), “La milonga del footbal” raccontata da Federico Buffa (26-27 marzo) e il 27-28 febbraio una conferenza-show di Vittorio Sgarbi – sul programma si legge che sarà su Antonio Canova, ma Sgarbi asserisce che “è una cosa che ha deciso quello stronz* del mio agente senza consultarmi, io vorrei parlare d’altro”. Chi verrà saprà.