L’attualità entra in scena con Est Ovest. Cristina Comencini, con tutta la sua sensibilità, già espressa con il precedente Due partite, porta sul palcoscenico una famiglia dei nostri giorni, una famiglia allargata come tante, che, come tante, si incontra solo nelle grandi occasioni: Natale, Pasqua, compleanni. E appunto il compleanno della nonna Letizia (una splendida, misurata, ironica Rossella Falk) è l’occasione perché la famiglia si riunisca. Ogni personaggio rappresenta una storia dei nostri giorni. C’è il fratello di Letizia, Armando (Luciano Virgilio), solo, anziano, che fa la corte alla giovane ucraina e la vorrebbe sposare. Questa, Oxana (Merita Xhani) – Cristina Comencini preferisce, e a ragione, non usare il termine «badante -, che assiste Letizia, a sua volta ha lasciato una famiglia nel suo Paese, un marito che si è fatto una sua vita, le due figlie affidate alla nonna, che lei non vede da tre anni perché senza il permesso di soggiorno non può rischiare di uscire dall’Italia, ma è per loro che lavora, per mandare i soldi a loro e sa che un giorno tornerà a Kiev, una città che non riconoscerà più. C’è il figlio di Letizia, Sergio (Claudio Bigagli) che fa l’attore, lavora in tivù, ma poco. C’è la sua seconda moglie, Veronica (Elisabetta Arosio), che invece lavora, ma non è ben vista dalla suocera. C’è la figlia di Letizia, Sandra (Daniela Piperno), il cui marito si è rifatto una famiglia in Cina, che cerca di crescere due figli, Vittorio (Roberto Infascelli) e Paolo (Alessandro Sperduti) più attenti a comunicare su Facebook che con la madre. C’è l’altra nipote, Elisa (Viola Graziosi) figlia di Sergio, sensibile e sola. E c’è la sorella di questa, Isabella… O meglio, non c’è. E il senso dell’abbandono domina tutta la prima parte: è la nipote molto amata, anche perché di questa tutta la famiglia mette in luce a Letizia solo i lati buoni. Ma perché è assente? E lo è da 3 anni? Vengono in mente storie famose – e ancora una volta l’attualità ha un ruolo importante -, ma aggiungere qualcosa sui riferimenti famosi significa togliere quello che è l’unico dubbio di questa commedia. Che, per il resto, offre una grande certezza: l’incapacità, la paura di esprimere i propri sentimenti. E anche questo è molto attuale.
Est Ovest di Crisitna Comencini anche regista, con Rossella Falk, Luciano Virgilio, Claudio Bigagli, Daniela Piperno, Merita Xhani, Elisabetta Arosio, Roberto Infascelli, Alessandro Sperduti, Viola Graziosi. A Milano, al Teatro Manzoni dal 3 al 29 novembre