LARS AARSEN (Oslo 1868- Galapagos 1912) Navigatore norvegese. Nel 1903 si imbarcò su un sandolino a pedali percorrendo la rotta dal Polo Nord al Polo Sud. Vi giunse l’ 8/12/1905 alle 15.43, preceduto di mezz’ora dal pilota messicano Vincente Fox. Morì nel ’12 nel tentativo di raggiungere le Galapagos in una botte.
ANTONIO VINCENZO ACAPELLA (1836- 1945) di Salvatore. Nato a Benevento, fu discepolo del Todi e, giovanissimo, tenne lezioni di filosofia e logica all’università di Bari. Pubblicò nel 1932 il trattato “Sulla dialettica hegeliana raffrontata alla storia dello spirito nella visione tedesca degli ultimi cinque mesi ovvero della coscienza metafisica” in cui si sostiene la necessità di non portare mai calzini spaiati allorquando si vuol fare un buon ingresso in società.
PAPA ADASI 1° (1160- 1170). Villeggiatura prediletta dagli abitanti di Costantinopoli. A lui succedettero: Papa Vero, dalle facoltà medicamentose, e Papa Gallo, della tribù dei Psittacidi, che visse quasi un secolo in schiavitù.
PUBLIO TERENZIO AFRO
Nato a Cartagine nel 185, venne a Roma come schiavo del senatore Amaro Lucano. Grazie alle sue doti fu affrancato e visse in affettuosa amicizia con Scipione Emiliano, Caio Lelio il Sapiente e Lucio Furio Milo. Scrisse “La fanciulla di Andro” (che narra l’amore di Panfilo per Glicerio e del giovane Carino per Filumena, figlia di Cremete), l’ “Heautontimoroumenos”, l’ “Eunuco”, “Formione”, “I fratelli” ( sono Demea e Micione, genitori di Ctesifone ed Eschino e amici di Egione, marito di Sostrata , e del lenone Sannione; personaggi muti sono gli schiavi Dromone e Stefanione, agli ordini degli schiavi Parmenone e Siro, agli ordini di Geta e Cantara) e infine “La suocera”, che nessuno ascoltò durante la rappresentazione perché si preferirono gli spettacoli di pugili ed equilibristi. Morì nel 159 in circostanze misteriose durante un viaggio in Grecia.
APPIO CLAUDIO CIECO (340 - 270 a. C. circa)
Sarebbe considerato il primo scrittore romano, ma, poiché appunto cieco, non lasciò nulla di scritto e fu presto dimenticato. Fu censore nel 312, ma non s’avvide di alcuni graffiti pornografici e perciò fu destituito dall’incarico. Nel 280 fece una celebre orazione contro Pirro: nell’uditorio un solo testimone, Cneo Tiberio Sordo.
ARMADILLO ( 1895 - 1920)
Pittore spagnolo e , a tempo perso, poeta, narratore, commediografo, giornalista, filosofo, torero, tenore, baritono. Scapestrato e impetuoso, non passava notte che non venisse buttato fuori da qualche taverna e accoltellato da qualche avventore. Riaffrescò tutte le cattedrali dell’Andalusia e quando terminò le pareti e i soffitti a sua disposizione le ridipinse un’altra volta. Nella cattedrale di Fenistil, un attento e recente lavoro di restauro ha riportato alla luce addirittura cinque strati di affreschi dell’Armadillo. Giunto all’apice del successo, lasciò improvvisamente la Spagna e andò a fare lo sceneggiatore ad Hollywood dove scrisse focosi intrecci passionali e tutti i dialoghi per Rodolfo Valentino.
ARTABAZO Generale di Serse. Condusse i Parti nella guerra contro la Grecia (da qui il termine “artabazo” come sinonimo di “ginecologo”). Inoltre un Artabazo posteriore si ribellò contro il re persiano Artaserse (uno dei tre, non bene identificato): da qui il termine “Artabazo posteriore” a indicare la schiena e la parte scalciante del mulo; l’Artabazo anteriore è invece un taglio scelto di carne, sempre di mulo.
GHOSH AURIBONDO Filosofo indiano. Per suo desiderio nel 1968 è sorta una città, Auroville, col preciso scopo di ospitare uomini liberi desiderosi di contribuire all’elevazione spirituale universale.
BACHIACCA soprannome del pittore fiorentino Francesco di Umbertino Verdi. Dipinse soprattutto quadri di piccolo formato. Enormi difficoltà gli vennero dal dipingere il celebre “Martirio dei diecimila martiri” (Firenze, chiesa di San Firenze).
FLAVIO MARIA BAGGIO
Organista del XV secolo.
BECCALZU’. Celebre demonio, particolarmente attivo nella zona tra Melegnano e Lodivecchio, insiema al diavolo Bescapè. Sono temuti dai contadini per le grandini che seminano sui raccolti. Nel 1321 sactenarono uan celebre invasione di cavallette giganti, domate dall’intervento personale dell’antipapa Papa Satan Aleppe (1278-1349).
FRANZ BECKENBAUER (Lipsia 1902- Berlino 1938)
Art designer che conobbe grande celebrità negli anni ’20 e ’30, creando quello stile geometrico che da lui prese il nome. Arredò personalmente la stanza di Hitler. Fu autore del manuale d’arte e morale “Keine gegestande aus dem fenster werfen”.
CALEPPIO DI SETTALA. Tragico greco. Introdusse il fuoco in scena. Il pubblico fuggì spaventato. Scrisse “Giasone Re”, “Le Plutonie”, la trilogia “Olimpo in Eubea”, “Olimpo in Cappadocia” e “Olimpo sul Parnaso”, più una serie innumerevole di commedie, disperse però completamente durante il grande incendio del Teatro di Tessalonica. Secondo la leggenda morì sbranato da un orso al quale aveva portato via la caverna per una notte.
ANCIANO CARRIERO (1815-1870)
Generale guatelmalteco. Iniziò come semplice fante, ma quando tutti i suoi compagni furono uccisi in un’imboscata, assunse il comando delle truppe.
CARA DO CARAHLO (Rio de Janeiro 1948- Parigi 1998)
Arbitro brasiliano famoso per aver arbitrato la sanguinosa finalissima dei Mondiali 2010, considerando valido, all’ultimo minuto di gioco, il gol di mano dell’attaccante olandese Van Houten, dopo aver negato tre rigori consecutivi alla nazionale di casa.
CIRIMIDO
Cantastorie e giullare. Conobbe grande prosperità come bardo alla corte di Re Appiano Gentile, così chiamato per la magnanimità e cortesia con cui trattava i propri cortigiani. Alla morte del buon sovrano, salì al trono l’arrogante Lomazzo. Cirimido non rinunciò alla pungente arguzia delle proprie ballate e Lomazzo minacciò di mozzargli il capo. Cirimido dovette darsi alla fuga e si arruolò per al battaglia di Caslino al Piano, come scudiero di Abbiate Guanzone, soldataccio rude e beone. Di qui in poi si perdono le sue tracce e la storia sconfina nella leggenda. La più celebre delle opere scritte su di lui è “ Le mirabolanti gesta di Cirimido e fenegrò” ( i critici l’attribuiscono allo stesso Cirimido), commedia buffa in cui i due compari si contendono in un duello di rime l’amore di Rovellasca Manera. Celeberrimo il passo, citato in ogni antologia, in cui i due s’imbattono in Rovello Porro, sciocco personaggio gallese.
SAMUEL LANGHORNE CLEMENS
Giornalista e pilota di battelli sul Mississippi.
CLORURO DI BENZALCONIO (III sec a. C.) filosofo e astronomo, si staccò dal Peripato e pronunciò la famosa tesi “ L’uomo è un essere in preda alla disperazione, soprattutto se non trova più le sue mutande”.
PRODICO DI CEO Nacque probabilmente a Ceo, non si sa quando. Pare che si recò ad Atene come ambasciatore. Forse il suo capolavoro dovette intitolarsi “Horai”, ma non si sa perché.
ASPARTATO DI POTASSIO
Medico personale di Alessandro Magno. Seppe guarire una grave forma di infezione gastroenterica che pregiudicava la salute del suo sovrano somministrandogli abbondanti razioni di macedonia.
BUENAVENTURA DURRUTI
Anarchico. Su di lui si legga il bel saggio biografico dell’ Enzensberger.
A. DENTI DI PIRAJNA
Romanziere, ittiologo e, a tempo perso, odontotecnico.
TOCON DE CABEZA
Scemo del villaggio di Santiago del Teide. Scolpì i ritratti di tutti i Re Guanches sul lato nord - occidentale del vulcano Teide. L’opera, una delle sette meraviglie del mondo, venne distrutta dalla celebre eruzione del 1612.
Rev. DOGSTON. Matematico inglese, XIX sec . Dimostrò che tutti i triangoli sino equilateri. Si dilettò di fotografia e fece da prestanome alla Regina Vittoria per la stesura di due favole per bambini, “Alice nel paese delle meraviglie” e “Alice attraverso lo specchio”.
CIMURRO EQUINO console romano. Scavò il porto di Ostia con le mani e coi denti, fece costruire saline e, non contento di ciò, ingrandì l’Urbe unendole il Gianicolo e la Clavicola.
ETIONICO ACIDO Originario dell’Azione dell’Acido Solforico. Anidro sull’alcole e sull’ etere a freddo, scrisse, nel 1466, un vocabolario di greco insieme a Etimologico Magno.
JACQUES-MARTIN FERRIERE
Pittore impressionista e visionario. Dipinse la casa di Henry Martin, che questi si fece costruire nel 1952.
GLOMMEN ELF Temibile, leggendario condottiero norvegese, originario del lago di Oresund. Soggetto a disastrosi straripamenti, traversò il distretto di Hedemarneer e morì gettandosi nello SkagerRack.
BOB LASAGNA (Brooklyn, 1948)
Celebre showman americano dalla comicità demenziale. Conduce da 7415 puntate il celebre talk - show “Are you pulling my feet?”, che inchioda davanti ai teleschermi milioni di spettatori. Presenterà la prossima Notte degli Oscar. In Italia va ora in onda la sit - comedy ambientata in un college che Bob Lasagna girò agli inizi degli anni sessanta, intitolata “College 4” ( vi fanno una breve apparizione anche Robin Williams e John Belushi).
SABATO MALINCONICO ( 1846 - 1919)
Vero nome di Edmondo de Amicis. Scrisse divertenti memorie di viaggio ( Taccuini svizzeri, Diario di bordo, Sulla strada delle spezie, L’ultima volta che vidi Parigi, Dagli Appennini alle Ande) e un libro per ragazzi, Il birichino di papà.
STEVE MAC LODIO celebre produttore di wiskey.
MC NESS
Celebre famiglia scozzese di nobile stirpe. La figura di Sean Glenn detto “The Monster” (V - VI sec?) si sperde nella leggenda. Si dice costruì il primo castello sulle sponde del Loch Ness (ancor oggi, sotto le sue rovine, si vedono tracce di più antiche fondamenta) e da lì controllava il traffico lacustre catturando gli incauti viaggiatori per mangiarli vivi. Aveva una spiccata predilezione per le tenere carni dei fanciulli. Ancora oggi, si dice che se si viaggia sulle torbide acque del Lago di Ness, il suo fantasma affamato sorge dalle profondità e vi divora. John Paddy (XIV - XV sec) fu celebre per la sua magnanimità. In una sola notte, con l’aiuto del diavolo, ricostruì il castello prima che la foresta di Cowdor , che avanzava magicamente da sola, potesse raggiungerlo. Alla sua morte il castello si sbriciolò poiché l’opera del diavolo si tramuta sempre in crusca. Fu John Kevin (1615 - 1680) a ridare lustro alla stirpe. Oltre che strenuo difensore della riforma presbiteriana, egli fu lungimirante signore che seppe intraprendere ricchi commerci ( nel 1642 aveva il monopolio completo sulle pelli di pecora), nonché raffinato musicista: è suo infatti il brano “The heather of Aberdeen” la cui fama giunse anche nelle estreme regioni settentrionali dell’Italia tramite musici e cantastorie di origini sassoni . Il di lui figlio John John (1640 - 1703) fu arguto cronachista: a lui si devono i racconti sulla propria famiglia e quella “Storia della nostra Regione” tanto cara agli studiosi dei clan. Infine Andrew Sigourney III ( 1786 - 1822) fu valido pittore. Di lui si ricordano soprattutto gli esotici quadri marocchini. Ebbe a dire T. E. Lawrence: “Il mio amore per quei paesi nacque allorquando, ancora fanciullo, mi inebriai sulle immaginifiche e speziate illustrazioni di McNess”.
DAVID MC LOUIS
Attore. Celebre per la meticolosità con cui si immedesima nei suoi ruoli. Rampollo di una nobile famiglia scozzese, rifiutò l’eredità per prendere la nazionalità indiana (fu in quegli anni che interpretò sugli schermi “Lo scriteriato di Ranchipur”). Esordì nel West End londinese e dopo aver interpretato Macbeth , abbandonò il teatro e si indirizzò al cinema. Lo ritrovarono, infatti, sei giorni dopo, rincantucciato in terzultima fila in un cinema porno di Piccadilly Circus ancora terrorizzato dallo spettro di Banqo, mentre a teatro gli spettatori, sconcertati, si stupivano per lo strano protrarsi dello spettacolo. Bellissimo, dotato di una splendida figura atletica, divenne famoso per aver interpretato “Gustavo Maraheim, l’amante pazzo di Lipsia”, assassino piccolissimo con una gran barba rossastra. Per meglio immedesimarsi nel ruolo, visse otto anni in un paesino della Germania, si fece più volte schiacciare da un ascensore onde modificare la statura e violentò ed uccise dodici vecchiette. Ciò gli fruttò un Oscar e l’ergastolo. Ora è a Casablanca dove si accinge ad interpretare “La donna invisibile” e pratica perciò una rigorosa dieta per perdere dieci chili al giorno, fino a scomparire totalmente.
METATARSO
Poeta del XVII secolo. Suo il famoso poemetto “Ditone abbandonata”.
EMYN MUIL (n.1960) Cantante irlandese di Donegal, leader del gruppo “Ered Lithui”, famosa interprete di musica celtica. Ha composto la partitura del musical “The Hobbit”.
ALOISIO PAGETTI DETTO “IL CARPACCIO” (1506- 1591). Pittore. Dipinse “Madonan del cardo”, “San Giovese in contemplazione”, “Giovanni battista davanti a’ dottori”, “Fanciullo con flauto e albicocche”. Ma il suo capolavoro indiscusso fu l’affresco per il palazzo degli Scipioni “ Il bue a fettine con contorno di sedano e formaggio” che gli valse il nome di “Carpaccio”.
GRISOSTOMO PALEATICO Vescovo d’Antiochia, cugino di terzo grado centigrado di S. Sone. Iniziatore dell’eresia dei Gialtroni, sostenne fino alla morte che il manto di S. Sovino era giallo canarino anziché giallo ocra. Scomunicato nel 15 a.C., venne impiccato al rogo. Fu rivalutato nel 360 da S. Gallo.
PERITO MORENO (1782 - 1830)
Il Washington dell’America meridionale. Combatté felicemente contro il crudele Monteverdde e continuò a vincere gli spagnoli a Boyaca, Maracaybo, Cartagena, Santa Marta, Carabobo, Callosa, Casoyo, Baibazar, Gialappa, Chili, Corocoro, Cucaracha. Accusato d’ambizione s’impiccò ( da cui il soprannome “Perito”) e la sua fama fu usurpata dal fratello di latte Bolivar y Ponte Simone, detto “El Zorro”.
OTTO PANZER (1811 - 1873)
Generale e cuoco. Inventò il carrarmato e delle gustose frittelle ripiene che ancora oggi vengono chiamate “panzerotto” in suo onore.
CORENNO PLINIO
Nato probabilmente a Mediolanum nel 233 a. C. si trasferì a Roma dove venne protetto da Marco Fulvio Nobiliore, e si legò agli Scipioni, per i quali si scontrò con Catone chiamandolo pubblicamente “Marcio Porco”. Fu invece intimo amico di Cecilio Stazio e Quinto Ennio, coi quali convisse sull’ Aventino, e del nipote di quest’ultimo, Marco Pacuvio, per il quale scrisse la commedia “Dolorestes” (Oreste prigioniero) e l’ “Atalanta”( da cui fu tratto un film diretto da Jean Vigo), in cui è scritta la celebre battuta “Oibò oibò! Sta attento, di grazia, a non cadere”.
ESODO PRATELLI
Regista. Diresse “Genesi”, “Pentateuco”, “Numeri”. “Sapienza” e “Pia de’ Tolomei”.
GIANGIACOMO PRIVATA. Benefattore insigne. A lui sono intestate numerose vie nelle nostre città.
ST PIERRE e MIGUELON
Santo guerriero e suo scudiero giullare. Alle loro imprese s’ispirò Cervantes per le mirabolanti avventure di Don Quichote e Sancho Panza.
ROLAND PYM
Nato a Sundy, Massachusset, nel 1922, cominciò a recitare nel teatro di Elsinore, Derby, N.Y. Debuttò in Esplosione solare. Tra le molte commedie nelle quali è apparso citiamo: A due isolati da qui, La ragazza in verde, Mariti strapazzati, Lo strano fungo, Tocca e va, John il bello, Sognavo te.
JACOPO ROBUSTI (Venezia 1519-1594)
Inventore del body-building e delle cliniche di bellezza. Scoprì il modo di dipingere i capelli e di rendere gli uomini sempre aitanti e potenti: il motto dei suoi centri di fitness ed estetica era infatti “Tinto e retto”.
SCAFANDRO
Grande tragico greco. Nelle sue opere sondò gli abissi dell’animo umano, raggiungendo grandi profondità. Tra le più famose ricordiamo: Le Efelidi, storia di bellissime fanciulle dedite al culto del dio Sole ( opera poi musicata dal Mascarponi), Ippodromo ( a cui fece seguito Il Giuramento di Ippodromo), in cui si narra l’amore incestuoso di un giovane per il cavallo del proprio fratello, e Polifrone, storia di un orribile gigante che viveva sui monti del Catasto. Ma il suo capolavoro è Scarafone, dove si narra del giovane Scarafone che, svegliatosi da sogni tormentosi, si ritrovò un mattino trasformato in un orribile contabile.
TINO SERPILLO
Console romano. Tenne un celebre discorso contro il malcostume.
SUBARU
Ala destra del Brescia, proveniente dallo Steaua. Agli ultimi moniali si è segnalato per il modo di accavallare le gambe in panchina.
SHARM - EL - SHEIKH
Terribile sultano, celebre per i suoi disgustosi capricci e le nefandezze. Si fece costruire in pieno deserto una magnifica città, in cui si poteva entrare solo tramite la parola d’ordine “Apriti sesamo!”. Al malcapitato che non la sapeva veniva mozzato il capo, quindi il perfido Sharm - el - Sheikh scendeva dalla sua torre e danzava attorno al cadavere con babbucce chiodate . Dopo un viaggio a Positano si innamorò della cucina italiana e cambiò la parola d’ordine in “Pizza Margherita”. Un giorno, giungendo alla città all’ora di pranzo, ordinò una “Quattro Stagioni” e perì quindi vittima delle sue stesse inique leggi.
GORAN TITANICGiovanissimo talento del Lokomotiv Belgrado. A soli 17 anni sarà il prossimo acquisto del Genoa. Finora ha segnato 25 gol in 5 partite: nella prossima stagione segnerà due gol e sbaglierà un rigore affondando la squadra in serie C.
Maestro ZENDO SERRA TETSUGHEN
Monaco Zen. Dopo aver trascorso alcuni anni in un monastero Zen in Giappone ed essersi diplomato allo Iokai Shiatsu Center di S. Masunaga a Tokyo, si è stabilito in Italia dove ha fondato il monastero Zen “Enso-ji, il cerchio”, dove coltiva quotidianamente l’arte dello Shiatsu coadiuvato nell’insegnamento dall’assistente Raja Myoen.
GIANFRANCO CONTINI
critico letterario di stampo crociano che influenzò l'insegnamento umanistico nelle università dal 1950 fino ai giorni nostri. ebbe, purtroppo, vita assai lunga, il che gli permise di demolire ogni residuo emotivo rimasto nei testi poetici, consegnando le umane lettere alla scienza razionalistica e facendo vero il detto: "fra materie umanistiche e tecniche non esiste, ormai, più alcuna differenza." riuscì a farsi odiare anche dagli analfabeti e a rendere violente le persone note per la loro mitezza. sembra che il ritiro di molti studenti dagli atenei sia dovuto in principal misura ai suoi testi aridi, deprimenti e molto costosi. venne definito in vari modi: assassino della letteratura, meccanico dei sonetti, geometra letterario, ragioniere dantesco, anche se la maggior parte degli ex studenti lo ricorda semplicemente come un povero pezzo di merda senza sentimenti e dalla salivazione magmatica. celebri gli sputi che inavvertitamente partivano dalle sue biascicose fauci e che benedivano ripetutamente i suoi pochissimi discepoli.
CARLUCCIO DA BORGHETTO DETTO IL PISELLINO
Pittore del Secolo XIII. Amava la notte conversare coi demoni e il giorno seguente ritrarli nelle pose più orride. Si dice che molti di loro posassero nel suo atelier e questa fama lo rese molto in voga. A dispetto del suo avvilente soprannome ebbe numerosissime amanti.
VIET KONG
Gigantesco e terribile scimmione asiatico creato ad imitazione del più celebre modello del ‘33 dal quale si differisce per gli occhi a mandorla e il pelo giallognolo. Durante il periodo bellico alla fine degli anni 60 circolò un bieco film di propaganda ora perduto in cui il gorillone americano picchia di brutto il gorillone asiatico.
CHARLES MATURIN
Scrittore irlandese di origine francese. Decano di una parrocchia in Dublino era famoso per i suoi sontuosi ricevimenti al termine dei quali indossava abiti femminili dalla sua collezione privata e danzava sui tavoli.
TANACETO PARTENIO
Scrittore rinascimentale, di origine fiorentina, amico del Pulci, che conobbe la fortuna alla corte dei papi. La sua opera più famosa è l'"Agnocasto", operetta in versi che si presenta come poemetto virtuoso (il casto agnello del titolo è la bella Filomena, amata da lontano da Gualtiero, mirabile giovinetto), ma in realtà presenta non poche ambiguità e licenziosità che fecero bandire l'opera dall'Inquisizione, tanto che restò all'indice fino all'800, quando venne riscoperta dai romantici.
FER FORGE'
Eclettico artista francese nato a Croix Les Bouquets: fu pittore, musicista, poeta, ballerino, attore, regista, fabbro e incisore. Suoi i celebri balconi liberty che adornano ogni strada della sua città natale. Dotato di un carattere ferreo, rimase forgiato da dolorose esperienze. Fu artista anche il suo figlio maggiore, noto al mondo come il "fils de Fer"
BATALAVAR
Grande condottiero russo che non fu mai sconfitto. E' ricordato che per la Carica di Batalavar durante la quale piegò da solo l'esercito britannico. Al termine della sua carriera si ritirò in Italia, nel Pavese, dedicandosi ai semplici piaceri della cucina, dove inventò un delizioso raviolo ripieno che di lui porta il nome.