Emanuele Salce ricorda il padre al Tolfa Film Festival

04/05/2012

Si è aperto con un Omaggio a Luciano Salce il Tolfa Film Festival: una serata in ricordo del grande protagonista del nostro Cinema, attraverso le parole del figlio Emanuele Salce, le immagini della Mostra “La spettacolare vita di Luciano Salce” e la proiezione del documentario “L’Uomo dalla bocca storta”, diretto dallo stesso Emanuele Salce, che svela i molti aspetti, anche segreti, della personalità dell’indimenticato regista, attraverso le affettuose testimonianze di molti amici e colleghi. Si crea in questo modo, nella cornice del Festival, un legame tra passato e presente, tra le voci di un cinema sempre amato e del suo momento d’oro e quelle dei giovani emergenti che si fanno udire attraverso i Cortometraggi (e non è un caso che Emanuele Salce figuri tra questi come attore). Il film, realizzato a vent’anni dalla scomparsa di Luciano Salce, è stato presentato al Festival Internazionale del Cinema di Roma 2009 e ha ricevuto la nomination come miglior documentario sul cinema ai Nastri d'Argento 2010. Presentarlo al Tolfa Film Festival è per Emanuele Salce una nuova soddisfazione . “E’ un grande piacere che il film continui a girare, dopo le difficoltà per farlo fruire che aspettano sempre questo tipo di documenti, a parte alcuni passaggi televisivi notturni. Ma, quando sono presentati, questi lavori riscuotono sempre affetto ed è bello avere questi momenti per ricordare. Insieme al film circola il ricordo di mio padre”.
“Cosa pensa di questo Festival e cosa avrebbe pensato suo padre?”
“Anche al suo tempo c’erano manifestazioni meritorie come questa e non c’erano molti aiuti per ritagliarsi una possibilità di vetrina. Ben vengano dunque queste possibilità per un giovane artista!”
“Come sono le reazioni alla visione del film, anche nel pubblico più giovane?”
“C’è attenzione e interesse. In molti ricordano bene mio padre, altri ne ricevono informazioni in più, perché è un film che completa la sua figura”
“Cos’è cambiato nella commedia italiana di oggi dai tempi di Luciano Salce?”
“La commedia italiana ha sempre raccontato fatti di costume. Diciamo che è cambiato il mondo, sono cambiati gli ingredienti. La commedia continua ad esserne lo specchio, lo specchio di una realtà che è mutata”
“Insieme al suo film sarà presentata una Mostra...”
“La Mostra completa il documentario ed è curata da Roberta Gulotta che ha sintetizzato l’avventura umana e artistica di mio padre attraverso le foto che le ho dato. Sono contento del degno omaggio reso a mio padre. E’ un omaggio alla storia e a noi stessi”

A raccontarci della Mostra è la sua curatrice Roberta Gulotta.
“Ho voluto mettere in risalto il rapporto padre-figlio e  le amicizie dell’artista, con Gassman, Tognazzi, Adolfo Celi, alternando fotografie che sono cari ricordi di famiglia a foto di scena. Cinque pannelli racchiudono queste fotografie cercando di evidenziare i momenti importanti”.
Anche dalla Mostra fotografica emerge dunque, a 360 gradi, l’immagine poliedrica di Luciano Salce, che chiamare regista è riduttivo perché “l’uomo dalla bocca storta” è stato anche attore, cabarettista, intrattenitore teatrale e televisivo.
“Luciano Salce non solo è stato un grande regista che ha segnato la storia del Cinema Italiano – aggiunge Roberta Gulotta – ma un artista completo, a tutto tondo, che ha fatto radio e teatro e ha toccato svariati aspetti artistici dello spettacolo. Realizzare questa Mostra dunque è stato un vero piacere perché ho conosciuto un grande personaggio, ed anche un bravissimo attore come suo figlio Emanuele”.

Gabriella Aguzzi