
Viviamo in tempi duri e abbiamo bisogno di favole. E così nasce “Il Principe Abusivo”, primo film con Alessandro Siani alla regia, storia di un poveraccio che si ritrova nel castello di una principessa, innamorata di lui per battage pubblicitario, scambiandosi lezioni di conquista con un attempato ciambellano. Una commedia leggera, non volgare, un po’ sull’eco di “Una poltrona per due” e con tanto di castelli e principesse. Sfruttando quel genere che tanto va di moda a Hollywood, ma condito di freschezza napoletana.
“Anche Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord in fondo erano favole – ci dice Siani – e Castellabbate era un posto magico. Siamo in tempi in cui i bambini non si vestono più da principi perché hanno paura dell’IMU sul castello. Abbiamo bisogno di ottimismo e la chiave della favola può essere determinante” E pone la sua fiaba nella cornice magica di Merano “E’ un posto meraviglioso. E’ come una tellina: piccola ma saporita”.
“Ma come ti sei trovato dietro la macchina da presa?”
“All’inizio non conoscevo bene le terminologie tecniche. Primo piano, secondo piano: stiamo facendo una palazzina o un film? – risponde il comico napoletano che già aveva curato la regia dei propri spettacoli teatrali, ma è la prima volta che passa alla regia cinematografica – Ma quando hai il film in testa lo racconti. Nel frattempo ho imparato un po’ di tecnica e il direttore della fotografia ha capito come parlavo io.”
Con lui Christian De Sica, nel ruolo del ciambellano che si ritrova a rompere tutte le etichette per essersi improvvisamente innamorato di una bella fruttivendola. “Anche nell’ombra mi dava una mano quando poteva”
“Alessandro mi ha dato la possibilità di interpretare un personaggio a tutto tondo, non una macchietta – racconta De Sica – Un personaggio non infingardo e traditore. La mia comicità è cinica e spesso con la cattiveria si fa ridere di più che con la bontà. Ma questo mio personaggio è tenero. Qui assomiglio molto a mio padre, ma non l’ho voluto imitare, lo ricordo nel trucco. Nella seconda parte invece mi tingo di nero e questo personaggio dapprima un po’ saccente diventa umano. Conoscevo Alessandro come attore comico, a teatro mi aveva conquistato ed ora mi ha conquistato la sua sensibilità come regista. Quando sei attore hai una marcia in più, perché conosci i colleghi. E lui ha questa vena sentimentale, romantica che lo porterà lontano”.
“Siani, come definiresti questo tuo film?”
“Una Commedia Emozionale. C’è l’emozione di un uomo che vuole conquistare una donna, di un’amicizia che nasce, della conquista, di un uomo che vuole migliorare”