Il Ragazzo Invisibile cresce

04/01/2018

“Ci sono queste due anime nel Cinema: ci sono i Fratelli Lumière che usano il Cinema per mostrare la realtà e c’è Méliès che era un prestigiatore e si spostava sul fantastico. In fondo puoi raccontare la realtà anche facendo un film western. Abbiamo bisogno di film come L’Insulto e abbiamo bisogno di scambiare per realtà le immagini della caverna di Platone. Quando vediamo un film siamo passivi dentro il sogno, il viaggio di un altro.”
Chi parla è Gabriele Salvatores presentando al pubblico il suo ultimo film “Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione” . Cos’è infatti questo secondo capitolo di una Saga Italiana di Supereroi se non un modo diverso per raccontare i turbamenti di un adolescente, quell’età fragile e difficile in cui si attraversa la linea d’ombra?
“Qui cambia il personaggio perché cresce e quindi cambiano il tipo di avventure e il corso del film. I 16 anni non sono un’età semplice, ci sono cose paurose e difficili da affrontare. Vive avventure più oscure perché entra in contatto con la parte più oscura di sé”.
Così, dopo aver scoperto di essere “speciale” Michele Silenzi si ritrova con i problemi della vita normale di un sedicenne sapendo di non essere normale. Il film è il passaggio all’età adulta di un supereroe che si trova a combattere con il lutto, una nuova famiglia, il controllo del proprio potere e cose che non sono quello che sembrano.
Come sempre Salvatores rompe gli schemi, sperimenta generi nuovi. E se segue l’onda del successo del primo capitolo sorprende con un genere che la tradizione definisce ‘poco italiano’. “Abbiamo due parenti importanti e ingombranti, il Neorealismo e la Commedia Italiana. Seguendoli si va sempre a finire dalla stessa parte. Bisogna rompere un po’ questo schema”.
Dice infatti Victor Perez, autore degli effetti speciali visivi “Il bello è stato poter raccontare le emozioni attraverso gli effetti. Gli effetti devono portare a guardare la storia, non distrarre dalla storia. E’ questo che mi stimola”.
E gli effetti, spesso sorprendenti, con un vero team di Supereroi dai diversi poteri, conduce a una storia dark, dolorosa. Dove la forza è anche quella di affrontare e combattere il proprio dolore.
“Quello che volevamo dire è che ci sono gli Sdraiati ma anche ragazzi che sdraiati non sono. Volevamo dire: ce la farete, anche se siete orfani, ogni generazione ce l’ha fatta”.

Nel Cast: Ludovico Girardello, Ksenia Rappoport, Galatea Bellugi, Ivan Franek, Dario Cantarelli, Emilio De Marchi, Katia Mironova, Mikolai Chroboczek, Valeria Golino

Gabriella Aguzzi