Francesco Baccini ha fatto goal

20/04/2010

“Per me Milano significa Via Torino. Quando sono fuggito a Milano, che per me rappresentava l’Eldorado, mi fermavo a suonare in un bar di via Torino, e in seguito qui ho anche abitato. A quell’epoca, quando sono arrivato, ero veramente un semibarbone: mi rifiutavo di fare il juke box e così dormivo in macchina. Giravo tutta la notte e quando cominciava a rischiarare mi fermavo su un piazzale dell’autogrill per dormire”.
Rievoca questi ricordi nel suo ritorno a Milano Francesco Baccini e, per coincidenza, proprio ancora in via Torino, dove ospite della FNAC ha presentato il suo ultimo album “Ci devi fare un goal”, alternando alcuni brani alle confessioni stimolate da Marzio Angiolani e Andrea Podestà, autori del libro “Ti presto un po’ di questa vita”, in cui Baccini si racconta attraverso i suoi 20 anni di musica, e genovesi doc come lui. Una doppia presentazione, dunque, ed un incontro brillante come il suo protagonista, che, spiritoso e arguto, presenta con una battuta la carrellata di canzoni contenute nel nuovo album, ripercorrendo così i momenti più significativi della sua vita musicale. Non riesce a trattenersi dal ridere con “Margherita Baldacci” che era stata presa seriamente “Avevo scritto una canzone in risposta a quelle canzoni da suicidio che andavano di moda nei primi anni 90, prendendo in giro una ragazza di periferia che sogna di vivere in Albania. E poi c’erano davvero delle ragazze che si erano identificate con lei. Volevo scherzare e invece ho creato un mostro!”
E poi ecco  “Il cielo di Milano”, “Le donne di Modena”, “Ho voglia di innamorarmi”, fino all’ultimo successo, quel “Ci devi fare un goal” che dà il titolo alla raccolta, scritto per il ritorno alla ribalta musicale dopo l’esperienza come attore (il toccante “Zoe” è un gioiellino da scoprire). “Il calcio è un pretesto per parlare di questo Paese e lo spunto è venuto da un film che avevo visto da bambino e che ho rivisto per caso, ‘In nome del popolo italiano’. Così è uscita questa foto dell’Italia che ha come unico collante il calcio”.
E tra un brano e l’altro si racconta. “Sono in un conflitto continuo, vedo sempre il contrario di tutto, da buon Bilancia con ascendente Gemelli: da ragazzo giocavo nella Samp e sono diventato il tifoso numero uno del Genoa!” Parla della sua vita da single “Già da solo in casa mi do fastidio. E poi è difficile che uno si sposi con una madre tipo Psyco come la mia!” Parla della sua scoperta dei cantautori, quando, costretto a letto da un incidente calcistico, rimase folgorato da una canzone di Fabrizio De André. “Prima di allora ascoltavo solo musica classica. Quel testo così noir ebbe su di me l’effetto di un film di Dario Argento”. Ed esegue “La ballata dell’amore cieco” nell’entusiasmo generale.
Ma un’altra preziosa sorpresa è riservata al termine della collection di “Ci devi fare un goal”. Si tratta della splendida “Vedrai Vedrai” di Luigi Tenco. Chi la ascoltasse senza sapere dell’esistenza di questa versione potrebbe credere di ascoltare la voce stessa di Tenco, tanto l’esecuzione di Baccini è toccante.

(Foto di Maria Grazia Massarini)

Gabriella Aguzzi