Da Locarno: Roxy

12/08/2010

Tra le scoperte del 63° Festival del Film di Locarno segnaliamo un cortometraggio struggente: s’intitola “Roxy”, la regista americana di origine asiatica Shirley Petchprapa lo ha scritto, diretto, montato e prodotto, ed è interpretato dal simpatico attore Damien Puckler e dalla Roxy del titolo, una cagnetta dolcissima che è stata adottata da Damien. Presentato in Concorso nella Sezione “Pardi di domani”, è la storia di un uomo depresso che attraversa l’America con l’intenzione di suicidarsi, ma la vera originalità consiste nel fatto che la storia è raccontata tutta dal punto di vista di Roxy, attraverso i suoi occhi e i suoi sentimenti.
Il protagonista Damien Puckler ci racconta in esclusiva come è nato questo piccolo, toccante film e il punto di partenza è proprio Roxy, la cagnetta. Gli brillano gli occhi parlando di lei e di come, da cucciolo abbandonato, è diventata una “star” del cinema.
“Tutto inizia proprio da Roxy, il cane. L’ho incontrata tre anni fa, mi stavo allenando in un parco e ho visto un cane che vagava come se fosse abbandonato. Mi sono seduto su una panchina e subito ha appoggiato la testa contro di me guardandomi con i suoi occhioni scuri. Mi ha seguito alla macchina ed è entrata con un balzo, come se mi conoscesse da sempre. Ho deciso di chiamarla Roxy e il nome sembrava piacerle. Quando ho rintracciato i proprietari mi hanno detto che era un cane terribile, ma io penso che fosse il cane più adorabile che abbia mai incontrato, sembra addirittura leggermi nella mente! Così ha lasciato quella casa dove la costringevano in un piccolo cortile di cemento ed è diventata la mia compagnia, ovunque. Ed ecco perché quando la mia amica Shirley, la regista del film,  che aveva sempre desiderato raccontare una storia vista dalla prospettiva di un cane, ha deciso di girare un corto abbiamo pensato di inserire anche Roxy nel film, al mio fianco come nella realtà. Con nostra sorpresa Roxy si è trovata davanti alla cinepresa come un pesce nell’acqua e ha capito subito che “Cut” voleva dire fermarsi e quando riprendere la scena. Così, dopo il primo giorno di riprese e dopo aver visto i giornalieri eravamo così impressionati da quanto fosse espressiva! Tutta la storia ha preso forma: è la vicenda di un uomo in grave depressione con pensieri suicidi vista dal cane che lo accompagna. Ed ecco come è nato “Roxy”, il film”.

“Dove avete girato?”
“In vari luoghi intorno alla California, come il Deserto del Mojave e la Simi Valley. La storia era scritta, ma le location sono state improvvisate. La squadra formata da me, Shirley e Roxy ha lasciato casa senza un’idea, fermandosi dove sembrava adatto e assestando il lavoro. Così un motel non solo è diventato il quartier generale, ma ha fatto da scenario alla sequenza finale.
Shirley ha iniziato la sua carriera come fotografa e designer. La cosa sorprendente è che non solo sa trovare una bella storia ma è una sorta di guru pluritalentata. Ha scritto il soggetto del film, l’ha sceneggiato, filmato, montato, prodotto, ha curato il sound, tutto da sola senza battere ciglio. E’ generosa, sempre in prima linea, vuole essere sicura che gli attori stiano bene. E infine Roxy l’adora”

Nato a Francoforte, ma cresciuto in giro per il mondo - Germania, Inghilterra, Stati Uniti, Tailandia – Damien Puckler, dopo aver studiato Arti Marziali, ha iniziato la sua carriera come stunt man.  Dopo aver frequentato l’ American Academy of Dramatic Arts e la Central School of Speech & Drama  ha recitato a Londra per dieci anni calcando i palcoscenici del West End ed ha quindi fatto ritorno a Los Angeles dove lo attendeva il Cinema (“Viaggio al Centro della Terra”), il suo primo film da regista (“Universal Senses”, uscito a primavera negli Stati Uniti, storia di due soldati in cella in attesa di essere condannati a morte) il nuovo set di "Camel Spiders" e, per dirla con le sue stesse parole, “l’incredibile esperienza di Roxy”.

Gabriella Aguzzi