Parenthood

27/12/2010

Serie tv  con Peter Krause, Craig T. Nelson,  Bonnie Bedelia,  Monica Potter, Lauren Graham, Dax Shepard, Mae Whitman, USA, 2010.
Tratta dall’omonimo film del 1989, diretto da Ron Howard, e anticipata da una sorella serie televisiva con poco successo del 1990, Parenthood sbarca in terra italica e si fissa nel palinsesto di joi, al giovedì sera.
In America, siamo già arrivati alla seconda stagione, ma i siti e i fan club italiani dedicati alla serie sono già nati da un bel po’, grazie alle strategie legali o meno, di seguire le avventure della famiglia Braverman in contemporanea con il pubblico americano.
La storia ruota attorna alle vicende di una classica famiglia californiana, residente a Berkeley, che conta ben quattro figli, già riprodotti e navigati, chi più e chi meno, nel mondo adulto. Il primo episodio si apre con il ritorno a casa di Sarah, la sorella scapestrata, ex sposa di un musicista drogato, che, finiti i soldi, torna con prole al seguito al porto sicuro della famiglia.
I rapporti tra i fratelli e tra i genitori sono complicati, alternati da momenti ironici e  drammatici come la vita detta, ma che non cadono mai nella banalità; siamo lontani anni luce dalle lacrime e dai sermoni moralizzanti di Settimo Cielo, ma non si sfocia nemmeno nell’eccessiva irriverenza quasi irreale di Modern Family.
Le vicende sono da tutti i giorni e vengono raccontate con naturalezza, alternando ironia e serietà tali da mantenerle fortemente ancorate alla vita quotidiana di tutti.
Nessun santo, nessun sbandato: personaggi che mantengono e mostrano la propria personalità contorta fatta di positività e negatività.
Una serie televisiva degna di nota, fresca e molto americana, dove i parenti serpenti rieccheggiano e si fanno sentire, ma sempre mantenuti in sordina dalla volontà di star bene insieme  attorno ad un tavolo a cena, approffittando dei singoli momenti  per  lanciare le giuste frecciatine agli affini.
Da buona italiana, sento, però, la mancanza di una nonna ultra ottantenne, che, dalla sua sedia in legno, lancia ammonizioni religiose, con un bastone in una mano e un rosario nell’altra, mentre sul televisore si vede il Lamberto Sposini di stampo statunitense.

Roberta Costantini