Palmares Festival del Film di Locarno 65

21/08/2012

Ed ecco i premi assegnati dalla Giuria ufficiale del 65° Festival del film Locarno, composta da:
Apichatpong Weerasethakul, regista, sceneggiatore, produttore e videomaker, Thailandia
(Presidente)
Roger Avary, sceneggiatore, produttore e regista, Stati Uniti
Im Sang-soo, regista, Corea del Sud
Noémie Lvovsky, regista, sceneggiatrice e attrice, Francia
Hans Ulrich Obrist, curatore d’arte e scrittore, Svizzera
ha deciso di assegnare i seguenti premi:
Pardo d’oro
Gran Premio del Festival della Città e della Regione di Locarno
(90.000 CHF ripartiti equamente tra regista e produttore) al film:
LA FILLE DE NULLE PART di Jean-Claude Brisseau, Francia
Premio speciale della giuria
Premio dei Comuni di Ascona e Losone
(30.000 CHF ripartiti equamente tra regista e produttore) per il secondo miglior film:
SOMEBODY UP THERE LIKES ME di Bob Byington, Stati Uniti
Pardo per la migliore regia
Premio della Regione di Locarno
(30.000 CHF per il regista) a: YING LIANG
per il film WO HAI YOU HUA YAO SHUO (When Night Falls), Corea del Sud/Cina
Pardo per la miglior interpretazione femminile
assegnato all’attrice: AN NAI
per il film WO HAI YOU HUA YAO SHUO (When Night Falls) di Ying Liang, Corea del Sud/Cina
Pardo per la miglior interpretazione maschile
assegnato all’attore: WALTER SAABEL
per il film DER GLANZ DES TAGES (The Shine of Day) di Tizza Covi e Rainer Frimmel, Austria
Menzione della giuria
Manzione speciale allo straordinario personaggio CANDY nel film A Última Vez Que Vi Macau per la sua forte presenza attraverso l’assenza, che risuona per la giuria come la dimostrazione dell’immenso coraggio del cinema portoghese in un periodo nel quale gli insuccessi dei governi e dei sistemi sociali minacciano l’arte cinematografica.

Si è conclusa sabato 11 agosto 2012 la 65° edizione del Festival di Locarno con il premio alla carriera al simpaticissimo attore comico milanese Renato Pozzetto. Sinceramente quest’anno non si sono visti grandi film;  l’anno scorso,  per esempio, c’è stato senza dubbio un capolavoro noir dai contorni melò che era Drive diretto da Nicolas Winding Refn, invece quest’anno sugli schermi locarnesi son passati molti titoli di caratura media.
Probabilmente la causa è da ricercare nella volontà un po’ malsana di riservare i grandi titoli di punta per festival maggiori di quello di Locarno come Cannes, Venezia e Roma, questo discorso vale prevalentemente per il cinema italiano. Quest’anno in concorso a Locarno c’è stata la seconda opera di Edoardo Gabbriellini, Padroni di casa con un cast interessante composto da Elio Germano, Valerio Mastandrea, un inedito Gianni Morandi in versione dark e l’affascinante  Valeria Bruni Tedeschi. Un solo titolo italiano nelle varie sezioni è davvero troppo poco ed è un peccato poiché il pubblico che frequenta il festival è numeroso, competente e soprattutto ama il nostro grande cinema che fu e che potrebbe tornare ad esserlo…
Ma attenzione, cari miei lettori, la 65’ edizione del festival del film di Locarno ha però avuto grandi ospiti, ai quali è stato attribuito il premio alla carriera, del calibro di 
Charlotte Rampling, Harry Belafonte, Ornella Muti, il grande regista di Hong Kong Jhonnie To, il già citato Renato Pozzetto e, ciliegina sulla prelibata e succulenta torta locarnese, la sera del 2 agosto alle ore 21,30 spaccate sul palco della Piazza Grande è salito un mito del cinema mondiale , sto parlando di Alain Delon e tutta la piazza ha avuto un brivido lungo una notte, da ricordare per sempre...
Ebbene si, confesso pubblicamente senza vergognarmi che quando ho visto apparire sul palco a pochi metri da me il grande Alain Delon mi son emozionato di un’emozione che non è ancora finita e forse non finirà mai semplicemente perché Alain Delon è il mio idolo in assoluto da sempre e grazie a lui ed ai suoi film che fin da piccolo ho capito che il Cinema avrebbe riempito la mia vita…e per questa grande emozione ..Merci bien Monsieur Olivier Père, de tout mon coeur!

Ettore Calvello