Dieci giorni di cinema, eventi speciali e premiazioni è quanto ogni anno propone il MIFF Awards, la rassegna milanese che dal 2000 promuove film internazionali di qualità, tra lungometraggi, documentari e corti, e dal 2011 dedica una sezione anche ai prodotti della televisione italiana.
Divertimento e cultura sono garantiti per questa tredicesima edizione dall’8 al 18 maggio.
Il MIFF si è aperto l’8 maggio, all’Auditorium Giovanni Testori di Palazzo Lombardia, con l’anteprima nazionale del film fuori concorso “No – I giorni dell’Arcobaleno” del regista cileno Pablo Larraín, già vincitore per la migliore Regia al Festival di Cannes 2012 e candidato quest’anno agli Oscar. Con attori del calibro di Gael García Bernal e Alfredo Castro, No è la storia della fine della dittatura di Pinochet, deposto da un referendum popolare grazie a un riuscito spot elettorale dell’opposizione. La serata inaugurale del MIFF, ha visto tra i protagonisti Eugenio Garcia, il vero autore della campagna pubblicitaria per il NO a Pinochet nel 1988, personaggio cui il film è ispirato.
Ma l’ingrediente più attuale dell’edizione 2013 è Green Screen, sezione di documentari proambiente. I “docu-green” del MIFF si adattano alla perfezione ai temi di Expo 2015, nutrizione e sostenibilità ambientale. Nelle stesse giornate, sui grandi schermi del MIFF, sempre all’Auditorium, passeranno anche i cortometraggi, provenienti da 16 Paesi del mondo. Il programma prosegue il 14 maggio al 31esimo piano del grattacielo Pirelli, con la cerimonia della consegna del Cavallo di Leonardo ai vincitori di tutte le sezioni nelle varie categorie, suddivise sulla falsariga degli Oscar: Migliore attore/attrice protagonista/non protagonista, Migliore regia, Miglior montaggio, Migliore sceneggiatura Migliore fotografia e Migliore musica. Nell’ambito di ciascuna di queste, proprio come agli Oscar, competono diversi nomi per vari film. La serata, condotta da Thomas Incontri, direttore da sempre della sezione MIFF TV, andrà in onda su Vero TV.
Tra i nominati di quest’anno, Mira Sorvino, Jamie Chung, giovane attrice coreana-americana vista in Una notte da leoni 2, e Lou Diamond Phillips, star del mitico La Bamba di Luis Valdez. Tra i documentari, nominati Blood Brother, già vincitore al Sundance 2013, e Manhunt, versione diaristica di Zero Dark Thirty. Seguono l’europeo The Girl and Death con ben 6 candidature, Eden, di Megan Griffith, con 5, e il taiwanese Touch of the Light. Non mancano gli italiani, tra cui Lost in Laos, con Dario Vergassola e Carla Signoris e Waves, noir di Corrado Sassi girato con un budget inferiore ai 100 mila euro.
A essere insignite del trofeo leonardesco del Festival saranno anche le migliori performance italiane nel 2012 sul piccolo schermo. Tra i nominati, Gerry Scotti, come presentatore di The winner is, e Barbara D’Urso, conduttrice di Pomeriggio 5. Nelle categorie Migliore interpretazione maschile e femminile si trovano invece attori della nuova generazione come Marco Bocci e Giulia Michelini per Squadra Antimafia – Palermo oggi 4, Anna Safroncik e Roberto Farnesi per Le Tre Rose di Eva, soap star come Sara Zanier di Centovetrine.
Forte del legame con l’industria cinematografica, il MIFF ha saputo negli anni coinvolgere importanti nomi del firmamento internazionale, da Renée Zellweger a George Clooney, a Mario Monicelli e a Charlize Theron. Ed è proprio a Hollywood che si tiene annualmente, fin dalla prima
edizione, il MIFF’s Best, una finestra su Milano in contemporanea all’American Film Market.
L’obiettivo rimane quello, come dichiara Andrea Galante, fondatore del Festival, di valorizzare film
che “realizzano una forma artistica e di intrattenimento, dove l’espressione degli autori e le emozioni del pubblico s’incontrano a metà strada nella storia del film e delle sue immagini in movimento”.