Locarno , 66simo appuntamento col cinema di qualità

29/07/2013

Alla sua 66esima edizione, il Festival del Cinema di Locarno non sembra invecchiare, anzi diventa sempre più grande e più “attraente”. Tuttavia riesce a mantenersi libero dalle pressioni del mercato e della politica e a identificarsi come vetrina del cinema di qualità, indipendente. Un “Festival di frontiera”, come ci tiene a sottolineare il nuovo direttore artistico, Carlo Chatrian, che ha fatto conoscere cinematografie “da scoprire” ed è un luogo di incontro, di passaggio, di scambio tra i vari linguaggi cinematografici. C'è l'incontro tra il passato e il presente, con uno sguardo al futuro; c'è l'incontro di temi e generi diversi, dal mainstream al piccolo cinema sperimentale, dal documentario alla finzione.
250 opere, compresi documentari, cortometraggi, retrospettive (l'opera omnia di George Cukor: i cinefili potranno contare sul fatto che verrà fatta circolare altrove, anzitutto al Museo del cinema di Torino), omaggi (ad Anna Karina, Faye Dunaway, Otar Iosseliani, Sergio Castellitto); 16 opere in Piazza Grande (tra cui il milanese Bruno Oliviero con “La variabile umana”: “Scelto perché bello, non perché italiano”), 20 in Concorso Internazionale, 16 per il Concorso Cineasti del Presente. E poi incontri, industry,  progetti importanti come la Summer School e personaggi significativi come Christopher Lee, Jacqueline Bisset (nella foto in una scena di “Ricche e famose”, in programma in Piazza Grande domenica 11)  o Werner Herzog, che con la sua cinematografia che insegue i sogni e  sa passare dalle grandi produzioni alla sperimentalità sembra essere il simbolo del festival stesso.
In programma  dal 7 al 17 agosto (con una vetrina a Milano per le Vie del Cinema dal 16 al 18 settembre). Per il programma completo e informazioni pratiche: www.pardo.ch
Il Festival di Locarno è anche su facebook (www.facebook,com/FilmFestivalLocarno) e su Twitter (@FilmFestLocarno)

Redazione