Taormina Film Fest 2008

03/07/2008

Per il secondo anno consecutivo sotto la direzione artistica della critica inglese Deborah Young, s’è svolta con successo la 54’ edizione del Taormina Film Fest, quest’anno dedicato al cinema turco. Durante i giorni del festival si è potuto constatare che l’odierno cinema turco è estremamente vitale ed interessante; mi limiterò a citare solo un titolo su tutti quelli in cartellone: Il Muro di Mohammad Ali Talebi.
È un film molto importante sulla condizione femminile in Turchia e sui pregiudizi imposti da un’errata interpretazione del Corano, difatti l’opera è stata bandita in patria. Il film narra della giovane Setareh che, sostituendo il fratello momentaneamente infortunato ad una gamba, ottiene di potersi esibire in prove acrobatiche su di una moto eseguendo la pericolosissima attrazione da Luna Park chiamata Il muro della morte. Anni prima nella stessa acrobazia il padre era morto proprio eseguendo il medesimo numero.
Setareh diventa in breve tempo l’attrazione principale della fiera dimostrando eccezionale abilità e coraggio proprio come suo padre, fino a scatenare le proteste delle autorità che l’accusano di attirare troppo l’attenzione degli uomini…Ma Setareh aggira l’ostacolo vestendo da uomo o per meglio dire nascondendo la propria femminilità.  Un piccolo grande film sprizzante vitalità e coraggio che ahimè temo proprio non circolerà con facilità e ciò è proprio un vero peccato…
La giuria composta da Mirsad Purivatra, direttore del Sarajevo Film-Festival; Jytte Jensen, curatrice cinema del Museo di Arte Moderna di New York (MOMA); Elsa Zylberstein, attrice francese che di recente ha interpretato Il’y a longtemps que je t’aime, è stata presieduta dal regista italo-turco Ferzan Ozpetek che ha appena  terminato il suo ultimo lavoro Un Giorno Perfetto con un inedito e tendente al tragico Valerio Mastandrea.
Ecco i risultati dei lavori della giuria che ha assegnato il Golden Tauro per il Miglior Film, per la Migliore Interpretazione e il Premio Speciale della Giuria:
Il Golden Tauro a Eye of the Sun dell’egiziano Ibrahim El Batout, il quale ha sapientemente miscelato un innovativo stile di fiction e di documentario riuscendo a trasmettere perfettamente valori e condizioni umane universali.
La miglior interprete è stata l’attrice slovena Tanja Ribic protagonista del film Tractor, love and rock'n'roll dell’attore e regista Branko Djuric. La giuria ha premiato Tanja Ribic per la sua abilità nell'esprimere ironia ed emozioni in situazioni completamente diverse fra loro.
Il Premio speciale della giuria è andato al turco Summer Book di Seyfi TeomanSeyfi Teoman, il quale dimostra con la sua opera prima di essere una grande promessa per il futuro del cinema del suo paese, ma non solo.
Assegnato anche il N.I.C.E. Intel Centrino Award, nella sezione cortometraggi siciliani, allo struggente e toccante Bab al Samah di Francesco Sperandeo.
Questo breve film riesce a condensare in poche, intense immagini il sapore di una vita intera e della passione non vissuta pienamente, e ci restituisce i tratti di una cultura dove l'elemento simbolico ha un'importanza fondamentale. Particolarmente suggestiva l'immagine della bellissima porta antica che brucia nel deserto, chiara metafora del potere costituito contro i desideri dell’animo umano, ma anche segno di un riscatto tutto interiore, che esce dalle logiche del tempo e dello spazio. Promette proprio bene Francesco Sperandeo; grazie a questo riconoscimento il suo cortometraggio parteciperà alle rassegne organizzate in tutto il mondo dal N.I.C.E./ New Italian Cinema Events in barba a chi dice che i cortometraggi non hanno un loro mercato. Anche per questo bisogna fare un plauso alla direttrice artistica, Deborah Young che ha riproposto l’importante sezione dei corti siciliani.
Arrivederci al Taormina Film-Fest 2009.

Ettore Calvello