
Mercoledì 8 giugno, come ogni anno presso la Terrazza Civita
a Piazza Venezia a Roma, con una vista unica al mondo, alla presenza del fondatore Giorgio Ginori, di Marco Spagnoli (critico e consulente della Rassegna) e Roberto Perpignani (apprezzato professionista del montaggio) è stata presentata la XXII edizione dell'Isola del Cinema: il festival cinematografico italiano con la programmazione più lunga in assoluto, con ben 90 giorni di proiezioni (dal 9 giugno, al 4 settembre).
Ginori ha ricordato alla stampa gli ineguagliabili primati della nostra Settima Arte, con i 15 Premi Oscar vinti dal Secondo Dopoguerra, sino agli anni '70, con i quali si chiuse definitivamente quella mitica stagione definita nella storiografia cinematografica come: “Hollywood sul Tevere”. Con il suo solito entusiasmo, Ginori ha sottolineato che l'Isola del Cinema incarna il non spegnersi della passione per il cinema italiano. A tal proposito, ricordiamo come proprio sull'Isola Tiberina (da sempre la location del Festival) vennero proiettati i primi cortometraggi di Matteo Garrone e Paolo Sorrentino. Questa osservazione è stata quanto mai utile per rammentare come la Rassegna, che ama anche farsi chiamare “Isola Mondo”, malgrado l'enorme attenzione verso la cinematografia internazionale, sia nata principalmente per difendere la tradizione italiana in questo settore. Già, magari i soliti esterofili, sovente filo-francesi e col cuore a New York (anzi a Manhattan per essere precisi), dovrebbero sapere, nella loro puntuale ignoranza, che con i soli De Sica e Fellini, l'Italia ha vinto 9 Oscar (4 ciascuno, più uno alla carriera per il riminese). Perciò, parafrasando le parole dello stesso Ginori alla presentazione di questa altra edizione, il cinema è un po' la “pietra filosofale” della cultura italiana contemporanea.
C'è da dire che abbiamo altresì davvero apprezzato il coraggio mostrato dagli organizzatori quando hanno stigmatizzato il non essersi presentato alla conferenza da parte del Ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni. In una epoca di pusillanimi come quella in cui viviamo, possiamo solamente che plaudire coloro che mettono alla berlina l'analfabetismo intellettuale della classe politica italiana tutta.
Chiudiamo, segnalando alcune tra le tante iniziative nel ricchissimo programma che accompagnerà questa ennesima estate sull'Isola Tiberina. Una è legata alla saga di Star Trek, con incontri e discussioni in vista dell'uscita il 21 luglio del terzo episodio (Star Trek Beyond) del discutibilissimo reboot ad opera di J. J. Abrams. Ci sarà poi come sempre uno spazio dedicato alla cinematografia del Sol Levante, con la proiezione di Persona non grata del regista nippo-americano Cellin Gluck e Mohican Comes Home di Shūichi Okita (film di apertura del Far East del 2016). Le proiezioni saranno suddivise in quattro sale: Arena Groupama e Cinelab a pagamento, e altre due invece a ingresso gratuito, una delle quali ospitata all'interno dell'Ospedale Fatebenefratelli, nella splendida Sala Assunta.