I grandi incontri al 41° Bergamo Film Meeting

26/03/2023

Ci si chiede già come sarà la prossima edizione del Bergamo Film Meeting 2024, annunciata per il periodo dal 9 al 17 marzo con un cambio importante alla direzione del festival. Dopo quarantun anni passa il testimone lo storico direttore Angelo Signorelli, che nel giorno della chiusura del BFM, commosso e applaudito dalla sala dell’auditorium in piazza Libertà, ha annunciato il proprio addio battezzando le due neodirettrici Fiammetta Girola e Annamaria Materazzini, già direttrici artistiche. Per lui molta soddisfazione per il ritorno in sala del pubblico di questa ricca edizione, che ha fidelizzato ancora di più gli spettatori accorsi dal 11 al 19 marzo, e per avere omaggiato la ricorrenza del 18 marzo, data nefasta per la città bergamasca e per i decessi pandemici. L’edizione di quest’anno, premi a parte di cui poi daremo notizia, si è caratterizzata per le due importanti rassegne personali complete a cui sono intervenuti Ursula Meier (Francia, Svizzera) e Jaco Van Dormael (Belgio), nonché per le due retrospettive dedicate a Jerzy Stuhr, eclettico e intenso attore polacco di cinema e teatro (molto apprezzato il suo incontro venerdì 17 marzo, in cui  ha incontrato in sala Galmozzi i suoi fan parlando del mestiere dell’attore e delle diversità tra l’attore di teatro e l’attore per il cinema). Una retrospettiva speciale è stata dedicata alla regista e animatrice ceca Michaela Pavlátová, inoltre un omaggio bergamasco del BFM è andato alla cineasta Kira Muratova, figura di spicco del cinema sovietico e ucraino dagli anni ’60 agli anni ’80. 

Il Bergamo Film Meeting, svoltosi nella città che quest’anno è stata eletta capitale italiana della cultura, è stato avviato quest’anno dalla sonorizzazione dal vivo di Psycho (1960) di Alfred Hitchcock, ad opera dell’Orchestra Sinfonica Giovanile di Milano diretta dal maestro Anthony Gabriele. In nove giorni di programmazione, prima di inaugurare il Bergamo Jazz Festival con Les félins / Crisantemi per un delitto di René Clément (Francia, 1964) e con il film muto Inferno di Francesco Bertolini, Giuseppe De Liguoro, Adolfo Padovan (Italia, 1911) insonorizzato dal vivo da Simone Graziano, BFM ha proposto due sezioni competitive: la MOSTRA CONCORSO riservata ai lungometraggi di finzione e VISTI DA VICINO, rivolta al cinema documentario. È Le Prix du passage / The Channel di Thierry Binisti (Francia, Belgio, 2022) il film vincitore della Mostra Concorso della 41a edizione di Bergamo Film Meeting (nella foto), grazie al voto del pubblico. La giuria internazionale, presieduta da Nerina Kocjančič (Slovenian Film Centre) e composta anche da Simone Bachini (Apapaja Produzioni Cinematografiche) e Iva Hejlíčková (Uherské Hradiště Summer Film School) assegna il Premio per la migliore regia a Një filxhan kafe dhe këpucë të reja veshur / A Cup of Coffee and New Shoes On di Gentian Koçi (Albania, Portogallo, Grecia, Kosovo, 2022). Per la sezione Visti da Vicino il Premio Miglior Documentario CGIL Bergamo per il documentario più votato dal pubblico va ex aequo a No Place Like Home di Emilie Beck (Norvegia, 2022) e a La Visita y Un Jardín secreto / The Visit and a Secret Garden di Irene M. Borrego (Spagna, Portogallo, 2022); mentre il Premio della Giuria CGIL - La Sortie de l’Usine, per il documentario che meglio affronta i temi legati al mondo del lavoro e del sociale, spetta a Pongo Calling di Tomáš Kratochvíl (Repubblica Ceca, Slovacchia, Regno Unito, 2022).

Michela Manente