
La 66° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica è stata, per il livello generale delle opere presentate in concorso, una delle migliori degli ultimi anni.
Il Leone d'Oro è meritatamente andato al film pacifista di Samuel Maoz, Lebanon, un’opera prima che è un autentico capolavoro e se, come dice il proverbio ‘’il buongiorno si vede dal mattino’’ c’è da sperare d’aver trovato in Samuel Maoz un nuovo grande autore.
Per certi versi, invece, è stata una bella sorpresa il Leone d'Argento a Women Without Men di Shirin Neshat, un’opera altamente poetica ed ispirata che conferma che il futuro della settima Arte si sposta ad oriente.
Le due Oselle sono andate una a Todd Solondz per la sceneggiatura di Life During Wartime - Solodz è un vero talento del nuovo cinema americano, per certi versi è un novello Robert Altman per la sua critica corrosiva della società americana; l’altra a Jaco Van Dormael per il contributo tecnico in Mr Nobody anche se il film è irritante perché patinato fino agli eccessi e non è molto chiaro cosa volesse effettivamente dire il pur talentuoso e visionario regista.
Il premio Mastroianni attribuito a Jasmine Trinca come miglior attrice emergente per la sua interpretazione nel film di Michele Placido, Il grande sogno, a qualcuno ha fatto storcere un po' il naso; infatti la ventottenne attrice ha un curriculum di tutto rispetto, ed è più che emersa con sette film al suo attivo, di cui due di Nanni Moretti. L’attrice comunque si è detta felice ed ha difeso con forza l’opera di Michele Placido; Il grande sogno a mio parere è un buon film che verrà meritatamente rivalutato nel tempo.
La Coppa Volpi per l’interpretazione femminile è andata a Ksenia Rappoport per l’opera prima di Giuseppe Capotondi La doppia ora. Importante e coraggiosa la decisione della Giuria, presieduta dal regista Ang Lee, di dare un riconoscimento ad un’opera prima di genere; ottima l’interpretazione anche di FilippoTimi.
Colin Firth s’è aggiudicato con merito la Coppa Volpi per la sua perfomance nell’opera prima di Tom Ford in A single man, una riflessione sui tormenti causati dell’essere gay, un’opera che farà senz’altro discutere.
Soul Kitchen di Fatih Akin si è aggiudicato il Premio della giuria, riconoscimento quanto mai apprezzato e meritato poiché è, finalmente, una commedia che ha riscosso un’autentica ovazione nella proiezione per la stampa e successivamente tutto il cast e la delegazione del film son stati accolti da ben 5 minuti d’applausi in sala stampa e ciò è cosa molto rara.
Vincitrice di Controcampo Italiano, presieduto dal decano del cinema italiano Carlo Lizzani, è stata Susanna Nicchiarelli con Cosmonauta; un’opera di debutto molto fresca e ben girata, interpretata da Claudia Pandolfi, Sergio Rubini e da un bel gruppo di giovani attori.
Una menzione speciale è andata a Negli occhi, un prezioso ed importante film documentaristico che racconta la vita dell’indimenticato Vittorio Mezzogiorno attraverso le testimonianze di chi l’ha conosciuto non solo come grande e talentuoso attore, ma anche, anzi prima di tutto, come uomo.