Talento Sprecato

26/07/2011

“Genio e sregolatezza”, “Vita spericolata”, “Belli e dannati”, “Sesso droga e rock and roll”. Tutte etichette e frasi fatte che sembrano calzare come un guanto ad Amy Winehouse. Nonostante i numerosi e lusinghieri premi raccolti in carriera con soli due album (“Frank” del 2003 e lo straordinario “Back to Black” dell'ormai lontano 2006), Amy è diventata maggiormente  famosa per i suoi abusi di alcool e droga, le risse, i “vuoti” sul palco e i concerti annullati, le traversie sentimentali con lo strascico di liti, i conclamati disturbi mentali e alimentari e il look stravagante che per la sua musica. Eppure, non era certo un fenomeno mediatico alla Lady Gaga, perché Amy aveva un innato gusto per il jazz (le canzoni che cantava erano di sua composizione) e una voce incredibile, da brividi.
Ma tutto questo talento, rivelatosi fin dalla adolescenza (divenne professionista a 16 anni), è andato sprecato in una vita disturbata e sregolata destinata a finir presto. Chi avesse scommesso che la ragazza non raggiungeva i 30 anni, avrebbe purtroppo azzeccato la puntata, ma non avrebbe vinto una gran somma. Anzi, si poteva addirittura puntare sull'età esatta, 27: come Janis Joplin, come Kurt Cobain, Jimi Hendrix, Brian Jones o Jim Morrison.
Se ne è andata sabato 23, nel pomeriggio, tutto sommato in sordina, “per cause naturali”, se si può considerare naturale che una persona di 27 anni abbia già il fisico così rovinato dagli eccessi alcolici e dagli stupefacenti. Verrà cremata presso il cimitero ebraico di North London, accanto alla nonna, cantante jazz che le ha trasmesso voce e passione. Ai fans restano le canzoni da apprezzare, e un'icona “maledetta” da adorare.

Elena Aguzzi