
Se ponessi di individuare dei personaggi per rappresentare i caratteri dell'umanità, ne sceglierei quattro: Amleto, Heathcliffe, il principe Miskin e Marilyn Monroe. Truman Capote la incontrò per la prima volta quando lei stava girando “Giungla d'asfalto” di John Huston. Fu per suo suggerimento che lei si iscrisse alla scuola di Miss Constance Collier, che non sapeva nulla di lei – non avendo visto nessuno dei suoi film – eccetto che era una sorta di simbolo del sesso. Gli riferirà di Marilyn: “Oh sì, qualcosa c'è in lei. È una bellissima ragazza, non c'è dubbio. Non credo che, dopo tutto, sia un'attrice, non nel senso tradizionale. Quello che è – la sua presenza, la sua luminosità, i suoi sprazzi di intelligenza – non potrebbero mai affiorare sul palcoscenico. È così fragile e sottile che può essere colta solo dalla cinepresa, come il volo di un colibrì...Io spero, io prego vivamente, che possa vivere abbastanza a lungo per liberare lo strano squisito talento che è vagante dentro di lei come uno spirito imprigionato”. La biografia di Marilyn Monroe dovrebbe essere fatta di immagini. Non credo si possa rappresentare in altro modo la storia del suo mito. Perché è la storia di un corpo, del fascino di una presenza. Credo non si possa scriverne qualcosa di definito, come una biografia – quella scritta dalla Oates la vorrebbe portare a un livello comune. Ma non quella descritta dalla Oates, ma quella che lei voleva essere, la persona che la gente immagine, è la vera Marilyn. Norma Jane Baker non è nata dalla schiuma del mare, eppure è stata un fenomeno così forte da superare in immortalità gli dei (il limite degli dei è che non essendo umani non possono essere oggetto di compassione). Perciò si parla di lei come di una meraviglia: a frasi, a esclamazioni. Di lei si può dire solo una sequenza di stupori. Scrivere di lei dà una sensazione erotica, quell'erotismo intimo che è in qualsiasi forma di bellezza, di gioia e di amore. Marilyn espresse con il corpo tutto ciò che un'opera d'arte può esprimere in maniera fittizia, indotta, intellettuale: tutto ciò che un'opera d'arte avrebbe dovuto essere come vita nell'intenzione dell'autore. A lei non occorreva fingere, perché era. Certo, il motivo del suo mito sta nel suo fascino. Parte della ragione di questo fascino può essere contenuta nella voglia di vivere che emanava. “Bella, fresca, pura...” pensa di lei Brigitte Bardot quando la incontra. Emanava amore. Pasolini, chiamandola “sorellina”, disse che a lei era toccato in sorte di “incarnare tutta la bellezza del mondo”. Ma per lo più rimarrà un mistero, che si sono provati a spiegare libri su libri che si sono scritti su di lei. Secondo la “Marilyn Monroe Encyclopedia” oltre 224 autori – tra cui Norman Mailer, Gloria Steinem, Arthur Miller – hanno scritto su di lei. Un mistero che si basa soprattutto sulla sua inafferrabilità. Miller, che la sposa nel 1956, disse di Marilyn: “oscura persino il sole”. Lei viveva per il mondo, quando si concedeva a un uomo si dava all'universo. Tutti gli uomini con cui lavorò sul set si innamorarono di lei. Clark Gable, Yves Montand, Laurence Olivier. Dopo 41 anni da “A qualcuno piace caldo” Tony Curtis ha svelato la relazione che ebbe con lei: “Ci siamo amati pazzamente”. Talento, genialità... nessuna delle parole che di solito si usano per giustificare un successo valgono per Marilyn Monroe. Niente di ciò che le stava attorno era alla sua portata. Sorpassava tutto di una dimensione grandissima. La stessa arte drammatica, nei suoi molteplici personaggi, ruoli e caratteri, non riusciva a contenerla, a definirla, a saturare la sua personalità. Alla fine del suo libro autobiografico Miss Edith Sitwell dice alcune parole su Marilyn Monroe, che incontrò a Los Angeles per un'intervista. La stampa si aspettava da lei una demolizione della diva. La definisce invece intelligentissima e estremamente sensibile, ma ciò che la colpisce maggiormente è la sua grande dignità e bontà. La scrittrice inglese ha dovuto tacere la sua invidia di fronte quell'”asfodelo”. Il mito di Marilyn resterà incontaminato anche quando i libri avranno esaurito le frasi su di lei.