Revolutionary Kate: la Winslet letta a voce alta
09/03/2009

Ammetto d’aver saltato sul divano quando ho appreso che l’oscar per miglior attrice era andato alla mia Kate. Già, perché come accade ad ogni fan sfegatato che si rispetti, l’attrice inglese è diventata, per me, una sorta di statuetta da venerare prima di andare a dormire. Una sorta di angelo custode cui parlare nel subconscio, quando la vita di tutti i giorni non ti regala granché. Lei e Vasco Rossi. Kate è leggermente, ma solo leggermente, più affascinante di Vasco. Non nascondo questo fatto: Kate Winslet mi affascina. So che quest’affermazione può suscitare qualche alzata di sopracciglio, soprattutto per la mia povera genitrice, che potrebbe sospettare una mia propensione all’omosessualità. Ma resta il fatto che Kate Winslet è ormai diventata un marchio di fabbrica; una sicurezza che il film che si andrà a vedere, sicuramente, non deluderà.
Sono lontani, ormai, i tempi in cui la si conosceva, ingiustamente, per “Rose, quella del Titanic”. Ora, è diventata, solo,si fa per dire, Kate Winslet. Ciò che è più elettrizzante è leggere le sue interviste: una ventata di aria fresca e reale di fronte alle attrici che si alternano nel dare consigli sulle diete da seguire. La Winslet si sofferma su altro, forse per il periodo in cui oscillava, continuamente, dalla bulimia all’anoressia, cibandosi solamente di una mela al giorno. Oggi, ha completamente girato pagina ed è ricordata, anche, per quella che si è infuriata con una nota rivista per aver pubblicato la sua immagine ritoccata. A trentaquattro anni ha raggiunto il vertice della sua carriera professionale, anche se lei stessa non dà molta importanza al fatto. Per lei, recitare è un modo d’essere, che richiede impegno, dedizione e preparazione. Proprio per questo, in casa sua non girano riviste e ai suoi figli ( Mia, 9 anni; Joe, 7) non fa vedere trasmissioni in cui lei è ospite.
Sono lontani gli anni in cui lavorava nella gastronomia di Reading, sua cittadina natale. E sono lontani anche gli anni in cui veniva derisa e chiamata “balena” dagli spocchiosi compagni della scuola di recitazione, che frequentava. Ma il suo destino era già segnato; quando,ancora, si alimentava grazie alla madre, attrice anche lei, ma di teatro. E infatti, la Winslet, inizialmente, pensa ad un futuro simile ai suoi genitori; sicuramente, non quello che sta vivendo ora.
Inizia la sua carriera cinematografica con “Dark Season”, telefilm anglosassone, dove incontra il suo primo amore, Stephen Tredre, di dodici anni più grande. Mentre, sul versante cinematografico, esordisce in “Creature dal Cielo” sotto l’ala protettrice di Peter Jackson (lo stesso di “Il signore degli anelli”). I due staranno assieme per quattro anni, di cui due di convivenza. La storia si finirà durante le riprese di “Ragione e sentimento” di Ang Lee, che vede come sceneggiatrice Emma Thompson. Le due legheranno molto e proprio la Thompson aiuterà la collega in questo momento difficile. La carriera della Winslet, grazie a questo film subirà un’impennata notevole. Lodata dalla critica per la sua interpretazione, parteciperà ad altri due film, prima di approdare al set decisivo: Titanic.

La Winslet ha lottato molto per questa parte, tallonando di sms il regista James Cameron, e inviandogli un mazzo di rose, con un bigliettino, con scritto “La tua Rose”. Purtroppo, la Winslet è stata costretta a disertare sia la prima americana, per la prematura scomparsa di Tredre, stroncato da un cancro, sia quella inglese per un malessere fisico. In molti si sarebbero aspettati di vederla recitare come protagonista in una miriade di film blockbuster, sfruttando l’ondata di celebrità del drammone “Titanico”, e invece, l’attrice prende una strada diversa. Ricarica le pile e continua a coltivare la recitazione nella sua essenza genuina, recitando in produzioni indipendenti e di nicchia, come “Ideus Kinky” e “Holy Smoke”. Sul set del primo film, conosce il suo futuro marito, Jim Threapleton, padre di Mia.
Il 2000 si rivela l’anno d’oro per l’attrice; la maternità le fa riscoprire i piaceri essenziali della vita e come lei stessa affermerà, la maternità rende più forti e imbattibili. E proprio più forte dovrà essere la nostra Kate l’anno successivo; il matrimonio con Threapleton non va a gonfie vele. Pare per una sua difficoltà a rapportarsi con un’attrice promettente e di grande talento. Sarà proprio il marito a indirizzarla verso ruoli minori e, in un certo senso, tapparle le ali per una sua ufficiale consacrazione. Il divorzio viene accolto dalla stampa britannica con ingordigia. Kate viene sospettata e accusata per il fallimento del suo matrimonio e, tutto ciò, porterà l’attrice ad essere più fredda e distaccata verso i media e ciò che riguarda la sua vita privata. Solo l’incontro con Sam Mendes, regista natio di Reading, la riporterà ad un certo equilibrio e ad accettare ruoli che facciano giustizia alla sua bravura.
Il nuovo millennio la vede, infatti, su un set americano ad interpretare il ruolo di un’ aggressiva giornalista che deve indagare sulla reale colpevolezza di un uomo nel braccio della morte in “The life of David Gale”. Diretto da Alan Parker, lo stesso di “Saranno Famosi”, questo film denuncia e apre una discussione sulla pena di morte. Proprio per il delicato argomento affrontato, il film non riscuote questo gran successo. La Winslet recita con accento americano; come farà, anche, nel successivo ruolo: quello di Clementine di “Se mi lasci ti cancello” . La Winslet di questo ruolo è, se mi è concesso di dirlo, strepitosa. Una vera e propria bomba nel ruolo di una ragazza frizzante e particolare che cambia colore dei capelli a seconda degli umori. Al suo fianco un tenero e misurato Jim Carrey. Il film, complesso e originale, vince un meritato Oscar come miglior sceneggiatura originale. L’attrice dà sfogo al suo studio del personaggio e improvvisa molti movimenti sul set. Ogni scena, infatti, era ripresa da più telecamere per dare la possibilità ai due protagonisti di muoversi liberamente. E proprio sul set di “Se mi lasci ti cancello”, la Winslet sviene nella scena della vasca da bagno: svenimento causato, come scoprirà poi, dal fatto che è incinta del suo secondo figlio.

Subito dopo il parto, ancora con il corpo pieno e sensuale, arriva sul set del musical “Romance & Cigarettes” , per interpretare Tula, l’amante sguaiata e sexy di James Gandolfini (il regista John Turturro dichiarerà : “Dopo aver visto Kate nel film Holy Smoke ho capito che era la donna perfetta per questo film per la sua capacità di essere disinibita e sexy, ma al tempo stesso di essere vera. E' la prima persona cui ho pensato. Quando l'ho incontrata era magrissima, e sono rimasto un po’ deluso. Poi, quando ha girato il film aveva appena avuto un bambino ed era pienotta e perfetta. E' straordinaria la capacità che ha di usare il turpiloquio. Nella scena in cui sta su Gandolfini a letto le ho lasciato la piena libertà di inventare le parole da dire. Ha scioccato tutti quanti per la sua capacità di inventare epiteti irripetibili. Addirittura qualche cosa l'abbiamo dovuta tagliare, perché la trovavamo un po’ 'eccessiva'. Se c'è una grande attrice come Kate, il turpiloquio può diventare addirittura una forma d'arte.") . Tutte le scene sono girate dalla stessa attrice, rivelando una grande dote canora, già dimostrata con il singolo “What if?”, arrivato prima nelle classifiche inglesi, irlandesi e austriache. Dopo questi ruoli contemporanei, la “Corset Kate” ( Kate corsetto) torna sul set di un film storico “Tutti gli uomini del re”, accanto ad un ventaglio di artisti di tutto rispetto. Il successo non è quello sperato, come pure quello della commedia “L’amore non va in vacanza”, che vede la Winslet accanto a Cameron Diaz. E poi, si arriva al gran finale: una doppietta di gran rilievo. “Revolutionary Road” che vede la Winslet al fianco a Di Caprio, dopo una decade, per la felicità dei cinefili. E “The Reader”, di produzione tedesca, per cui la Winslet ha fatto incetta di premi, fino al tanto agognato Oscar.

La Winslet ha sempre mantenuto il suo alto grado di professionalità, e di autenticità verso il suo pubblico e verso il suo lavoro. Guardarla sullo schermo è sempre stato e sempre sarà un piacere. Una donna che è a proprio agio con il suo corpo e proprio per questo, di una femminilità eclatante. La stessa ragazza di Reading, che, cercando il padre tra il pubblico dell’Academy, ha detto: "i miei genitori sono qui in sala ma non so dove, papà fai un fischio!" e il padre l'ha fatto, Kate è esplosa in una risata e li ha salutati gridando. Fantastica.
Roberta Costantini