Aspettando un nuovo anno di Cinema Italiano...

27/12/2008

Il 2008 è stato un anno ricco di novità per il cinema italiano. Per cominciare abbiamo potuto vedere un film di reale autocritica al nostro paese come “Il divo” di Paolo Sorrentino e un ottimo noir di forte appeal come “Colpo d’occhio” di Sergio Rubini. Ma la principale novità dell’anno è stata che tutti i film di maggior successo sono stati tratti da altrettanti successi letterari italiani : “Un giorno perfetto” di Ferzan Ozpeteck tratto dal libro di Melania Mazzucco, “Caos Calmo” di Antonello Grimaldi tratto dal libro di Sandro Veronesi,  “Come Dio comanda” di Gabriele Salvatores tratto dal romanzo di Niccolò Ammaniti (un gemellaggio già ben riuscito con “Io non ho paura” precedente romanzo dello scrittore), “Gomorra” di Matteo Garrone tratto dal romanzo di Roberto Saviano. Pare che i nostri scrittori contemporanei abbiamo decisamente contribuito a dare un nuovo slancio al cinema italiano diventandone i veri protagonisti.
Nonostante il connubio fra cinema e letteratura  si sia dimostrato vincente non pare al momento che sia una linea perseguita nel nuovo anno. Per i primi mesi del 2009 nessuna grossa novità all’orizzonte, dopo una stagione tanto ricca e proficua  pare che il cinema italiano si sia preso una pausa.
Atteso il nuovo film di Marco Bellocchio con Filippo Timi e Giovanna Mezzogiorno che ricostruisce la tragica storia  di Benito Albino Mussolini, il figlio che il Duce ebbe con l'estetista Ida Dalser e fece internare a Milano dove morì nel 1942. Curiosità intorno a “Giallo” di Dario Argento con Adrien Brody e a “Il caso dell’infedele Klara” un thriller firmato da Roberto Faenza con Laura Chiatti.
In uscita ad aprile il nuovo film nostalgico di Pupi Avati “Gli amici del Bar Margherita” che racconta la Bologna degli anni 50’ attraverso gli occhi di un diciottenne. A maggio invece è atteso “Ce n’è per tutti” di Luciano Melchionna, con Stefania Sandrelli, Lorenzo Balducci e Micaela Ramazzoti: la storia di un ragazzo che, per sfuggire alle contraddizioni della vita e al dolore del mondo, sale sul Colosseo con la volontà di estraniarsi da tutto.
Ma il fatto che le storie tratte da romanzi abbiamo dato ottimi risultati nello scorso anno non significa che le sceneggiature originali smetteranno di dare vita ad altrettante ottime pellicole. Quindi attendiamo di vedere quali sorprese ci regalerà il nostro cinema. Un progetto che merita la giusta attenzione è quello del nuovo film di Marco Pozzi “Male di Miele” le cui riprese cominceranno a maggio e che quindi non potremo vedere prima di fine anno. Il film racconta di Sara, un’adolescente che scivola nell’abisso dell’anoressia. La sceneggiatura è un insieme di storie vere, è la storia di un'adolescente che si ammala di anoressia, non di un’anoressica. Quindi non si tratterà di spiare con compiacimenti voyeuristici la malattia, ma di raccontare il punto di vista di Sara, la protagonista: Sara vuole dimagrire per rientrare nella taglia perfetta, ma il meccanismo del digiuno ben presto le sfugge di mano sottomettendo pensieri, sogni ed emozioni al suo dominio. Nella società dell’abbondanza un’anoressica si lascia morire di fame, il troppo di tutto si sta trasformando in troppo di niente. Sara, le sue amiche, i suoi amici, le compagne e i compagni di scuola saranno tutti interpretati da ragazze e ragazzi veri, non da attori. A tal proposito sono in corso una serie di eventi casting a cui è possibile iscriversi attraverso il sito www.maledimiele.it.
Un progetto che ha il sapore di un neorealismo che promette di riavvicinare il cinema alle persone, al loro sentire e ai disagi del nostro tempo, senza scadere in falsa retorica e in perversioni registiche come era invece avvenuto col film di Garrone “Primo amore”, che raccontava il dramma di una perversa storia d’amore fra una donna comune e un uomo malato di amore per l’anoressia che la spinge al limite del rispetto per il proprio corpo e la propria vita, raccontata attraverso un voyeurismo a tratti disturbante.
Attendiamo quindi di scoprire quali nuovi emozioni ci regalerà il cinema italiano nel nuovo anno.

Sara Radaelli