Leggendario Matheson

21/06/2013

E' morto a 87 anni lo scrittore Richard Matheson. Grande autore di romanzi, racconti e sceneggiature in bilico tra la fantascienza e l'horror, ha influenzato la letteratura contemporanea ma soprattutto il cinema fornendo numerosi copioni innovativi.
Nei tweet e notizie lampo di cordoglio veniva riassunto/identificato come l'autore di “Duel” e “Io sono leggenda”. Certo come spiegazione al profano può essere abbastanza identificativa, ma è ovviamente estremamente riduttivo ridurre il su operato a ciò: sia da un punto di vista letterario – con una produzione ricchissima e originale, fuori dagli schemi, in qualche modo paragonabile a quella di Ray Bradbury – sia da quello cinematografico.
Qui il suo nome si lega, innanzitutto, alle produzioni con Roger Corman (con copioni originali, ma anche adattamenti da Edgar Allan Poe), nonché ai numerosissimi episodi della serie TV “Ai confini della realtà”  (The Twilight Zone) e la sua visione di una realtà distorta, dove l'incredibile può filtrare attraverso le crepe della quotidianità, resterà un po' il suo marchio di fabbrica, pur spaziando attraverso i generi.
Il primo film notevole tratto da una sua opera risale agli anni '50, “The Shrinking Man” di Jack Arnold – distribuito in Italia con l'orribile titolo “Radiazioni BX distruzione uomo” - tratto da “Nove millimetri”: la storia di un uomo che viene casualmente sottoposto a delle radiazioni che lo rimpiccioliscono progressivamente. Inizialmente si tratta di nanismo, poi si trova a vagare sempre più allucinato, alto pochi centimetri, in mezzo a un mondo fatto di oggetti comuni che a lui appaiono come mostruose minacce e alla fine si ritroverà completamente solo e annullato, pulviscolo dell'universo. Quasi kafkiano.
Seguono, negli anni '60 una lunga serie di collaborazioni a serie televisive, tra le quali spiccano “L'ora di Hitchcock” e “Ai confini della realtà” (suoi, per esempio, il celebre episodio “Incubo a  20.000 piedi” o “Acciaio” da cui, anni dopo, verrà tratto il film “Real Steel” con Hugh Jackman), affiancate alla produzione letteraria regolare, fino ad approdare alla American Factory di Corman per la quale fornisce le sceneggiature di pellicole quali “I vivi e i morti”, “Il pozzo e il pendolo”, “La notte delle streghe”, “I racconti del terrore”, “I maghi del terrore”. In questi anni usa anche lo pseudonimo di Logan Swanson, col quale firma la sceneggiatura nel '64 de “L'ultimo uomo sulla terra”, tratto da un suo romanzo “Sono leggenda”. La storia di un virus che trasforma gli uomini in zombi avrà altri due adattamenti, “Occhi bianchi sul pianeta terra”(71) e “Io sono leggenda”(2007), oltre al cortometraggio “Soy Leyenda”, ma la prima versione, interpretata da Vincent Price e diretta all'EUR da Ubaldo Ragona, è ancora la più suggestiva, anche se approssimativa, riuscendo a restituire quel senso di angoscia di chi si trova a sopravvivere come unico superstite della razza umana: e quando scoprirà che, in fondo, non è il solo, l'inutile speranza in qualche modo peggiorerà la sua condizione di rassegnazione.
Romanzi e racconti che diventano episodi televisivi e che si trasformano poi in lungometraggi: sembra questa la sorte in ascesa di molte idee geniali di Matheson. È quanto accade con “Ride the Nightmare” (L'uomo dalle due ombre) e col celeberrimo “Duel”, opera prima di Steven Spielberg e ancora tra le sue migliori. Il semplice sorpasso di un tir diventa un incubo e una sfida melvilliana contro il Male. E siamo agli anni '70. Racconti, tv, cinema. La serie continua. Titoli non memorabili per la messinscena non all'altezza della scrittura paranoica: “Il demone nero”, “Il mattino dopo”, “Esecutore oltre la legge”, “Trilogia del terrore”, “Dead of night”, la mini serie tv di “Cronache marziane”, “Ovunque nel tempo”. La collaborazione con Spielberg continua negli anni '80 con la versione cinematografica de “Ai confini della realtà” e la sceneggiatura de “Lo squalo 3”, alla televisione regala soggetti per la serie “Storie incredibili”.
Gli ultimi film sono: “ Al di là dei sogni” (ahimé abbastanza insopportabile), “Echi mortali” (cult per i fan di Kevin Bacon), e i già citati “Io sono leggenda” e “Real Steel”. E poi c'è The box”, dal romanzo “Button Button”: una persona trova una scatola, se schiaccerà un bottone tutti i suoi sogni si realizzeranno, ma uno sconosciuto dall'altro capo del mondo morirà.... I più anziani leggendo questa breve trama avranno un senso di dejà vu. Eh sì, la commedia musicale “Un mandarino per Teo” era tratta anch'essa da Matheson!

Elena Aguzzi