Fine di un incubo per la Williams

13/05/2012

Un impeccabile Pastor Maldonado alla guida di una Williams Renault risorta dalle proprie ceneri vince il Gran Premio di Catalogna, in Spagna, quinta prova del mondiale di Formula Uno 2012, e sono così cinque piloti diversi a vincere le prime cinque gare, su cinque vetture diverse. Il team di Sir Frank Williams torna sul gradino più alto del podio dopo l’ultima vittoria di Montoya, datata 2004, e primo trionfo di un venezuelano nella storia. Il giovane pilota della squadra britannica ha colto anche la sua prima pole position dopo la penalizzazione inflitta ad Hamilton per irregolarità nella gestione del carburante durante le prove. Si risveglia la Ferrari, ma solo quella di Alonso, che chiude con un rinfrescante secondo posto, mentre chi farebbe meglio a smettere di correre è Massa, quindicesimo col disonore del doppiaggio. Modeste le Red Bull e le Maclaren, con gravi problemi aereodinamici le prime e mai in gara le seconde. Molto nervoso Vettel, che ignora le bandiere gialle e si becca una penalità, inspiegabile invece l’apatia di Button, dopo un inizio di stagione davvero brillante.  Black out mentale per gli strateghi della Lotus, che pur dovendo gestire quella che potrebbe candidarsi al ruolo di miglior vettura dell’anno, sbagliano clamorosamente strategia e relegano Raikkonen e Grosjean al terzo e quarto posto. Ottimo il sempre aggressivo piccolo samurai Kamui Kobayashi, quinto con la sua Sauber, miglior risultato di sempre per il giapponese, mentre continua la sfortuna del compagno Perez, (foratura per lui alla prima curva) che dopo il podio in Malesia ha collezionato solo delusioni. Deludono anche Mercedes, Force India e Toro Rosso. Bocciato Michael Schumacher, autore di un tamponamento dilettantesco ai danni dell’altro pilota Williams Bruno Senna, e c’è chi maligna insinuando il dubbio che il quarantatreenne pluri-campione tedesco non abbia più i riflessi di una volta (a giudicare dall’incidente, i rumors parrebbero veri). Nelle retrovie svetta come al solito il sottovalutato Kovalainen, mentre le HRT avrebbero anche potuto restare ferme. Vettel e Alonso si contendono la testa della classifica con 61 punti, seguiti da Hamilton a 53, da Raikkonen a 49 mentre sono 48 i punti di Webber.

Carlo Baroni