"Il Cinerigattiere", rubrica a cura di MARIO TIRINO
Madeleine e Neil vengono invitati a sposarsi ad Haiti dal loro conoscente Charles Beaumont, che in realtà è segretamente innamorato della ragazza. Lei lo rifiuta e Beaumont decide di rivolgersi allo stregone Legendre (Bela Lugosi), famoso per avere al suo servizio degli zombie. Così Madeleine viene assassinata, disseppellita e portata, insieme a Beaumont, nel castello dello stregone. Intanto Neil, sconvolto, scopre la scomparsa del cadavere e aiutato dal dottor Bruner (che ha anche officiato le nozze e da sempre scettico sui propositi di Beaumont) parte verso il maniero. Mentre Madeleine sta per riconoscere Neil, Legendre cerca di scagliargli contro gli zombie: ma vengono sconfitti insieme al loro padrone, ucciso dallo stesso Beaumont, pentitosi in punto di morte. Uno straordinario Bela Lugosi (che sembra non essersi svestito dai panni di Dracula, soprattutto per l'acconciatura...) e ottime scenografie, sono il punto di forza del lavoro dei fratelli Halperin (Victor alla regia e Edward alla produzione). Meno convincenti sono l'interpretazione dei comprimari (ancora legati a uno stile recitativo vicino al muto, sia per i movimenti molto enfatizzati sia per il trucco) e la sceneggiatura, a tratti inutile. Bela Lugosi, infatti, si muove con straordinaria disinvoltura davanti la mdp e riesce ancora a incutere terrore con il suo sguardo-occhio in macchina, qui enfatizzato con particolare uso di tendine e raccordi.
Così come non possono passare inosservate le fantastiche scenografie: il castello in lontananza e la camera principale del castello, ottenuti con una sovrapposizione (per poi farvi recitare gli attori), ci fanno rimpiangere l'attuale esplosione visiva del 3D. L'utilizzo della mdp è molto intelligente con alcuni piani sequenza e presenta l'originale soggettiva zombie. Infatti in più punti del film, la pellicola si sfuoca e grazie a un raccordo capiamo che a guardare sono proprio gli zombie.
Stando alla storiografia del cinema horror, quello dei fratelli Halperin è il primo film a parlare di zombie. Ma siamo ben lontani dai mostri divoratori di carne umana di George Romero. Qui gli zombie sono una sorta di sonnambuli, di automi sotto il controllo della mente di un padrone. La loro morte, come sottolinea in una inquadratura il dottor Bruner, è solo quella del corpo e non della mente. La stessa Madeleine si riprenderà da quello che lei definisce un incubo. “Ho fatto un sogno” dirà risvegliandosi. Nello stesso anno di White Zombie (L'isola degli zombie, 1932), Tod Browning gira Freaks, anticipato l'anno prima da Dracula con Bela Lugosi. Il cinema, come sottolinea Alberto Abruzzese, si nutre e ci nutre di mostri, di creature frutto dell'immaginario collettivo metropolitano, riesumate (proprio come i cadaveri di Halperin) dalle vecchie tradizioni popolari. Halperin e Browning (e tanti altri dopo di loro) cercano di ridare aura sognante al cinema, di riportarlo a specchio di passaggio tra questo mondo e un altro mondo, così come erano considerate le prime macchine proto-cinematografiche: ponte tra il reale e l'irreale, l' “aldiqua” e l' “aldilà”, tra la vita e la morte, tra i vivi e i morti (contrasto reso benissimo dagli abiti indossati dai protagonisti: Madaleine e Neil sono vestiti totalmente di bianco, mentre lo stregone e Beaumont sono nascosti da mantelli e cappelli neri). Madeleine è lo spettatore cinematografico, che entra in un sogno e svegliandosi “deve” avere la capacità di riconoscere che è stato tale, senza rimanervi invischiato.
Un'altra riflessione può partire dal titolo originale - White Zombie. Gli zombie erano “creature” che appartenevano alla tradizione voodoo e quindi di colore. Qui gli zombie sono bianchi. Una riflessione non solo sulla magia ma anche sulla spersonalizzazione e sulla schiavizzazione dell'era industriale? Se gli schiavi di colore (qui rappresentati dal cocchiere) lavoravano nelle piantagioni a mano, qui gli schiavi sono per lo più bianchi e senz' anima, non si “parlano” tra loro, eseguono ordini a “macchina” e dietro delle macchine finiscono per (ri)morire.
White Zombie (L'isola degli zombie)
Regia: Victor Halperin
Soggetto: dal romanzo di William Seabrook The Magic Island
Sceneggiatura: Garnett Weston
Interpreti: Bela Lugosi (‘Murder’ Legendre), Madge Bellamy (Madeleine Short Parker), John Harron (Neil Parker), Robert Frazer (Charles Beaumont), Joseph Cawthorn (Dr. Bruner), Brandon Hurst (Silver, il maggiordomo)
Montaggio: Harold McLernon
Fotografia: Arthur Martinelli
Musiche originali: Guy Bevier, Xavier Cugat
Effetti speciali: Howard A. Anderson
Scenografia: Ralph Berger, Conrad Tritschler
Produzione: Edward Halperin, Phil Goldstone
Origine: USA
Anno: 1932