
Regia: Yang Jong-Hyun
Genere: commedia
Durata: 112 min.
Anno: 2009
Nazione: Corea del sud
Cast: Shin Hyun Jun, Kang Hye Jung, Park Cheol Min, Kim Hye Ok
Può un killer essere affetto da esaurimento nervoso? E questo in che modo inciderà sul suo lavoro?
Quanto deve essere conflittuale la scelta di morire da parte di una donna che, avendo fallito molte volte, si rivolge a un professionista per farsi ammazzare? Infine l'amore è davvero la risposta ai dolori dell'esistenza?
Campione di incassi in Corea nella prima settimana di programmazione, questa deliziosa e frizzante commedia riesce a rendere umano persino un killer professionista e a creare un'atmosfera surreale intorno allo sporco lavoro che è chiamato a fare.
Hyun Jun è un giovanotto che vive con la madre alcolista, la quale passa gran parte del suo tempo a combattere i postumi delle sue bevute, e che per sbarcare il lunario fa il killer di professione. Lavoro questo che ci si immagina già stressante in sé, ma quando un suo target si rivela essere una ragazza delusa dall'amore che vuole a tutti i costi morire, l'esaurimento di Hyun Jun si moltiplica per il numero di volte in cui reincontrerà sul suo cammino la depressa ragazza. Dapprima lui decide di ignorarla. Poi di invitarla fuori, anche per combattere la sua situazione di solitario esaurimento. Superata la prima barriera posta da lei al fatto di dover uscire con lui invece di dedicarsi seriamente al proprio suicidio, resta da fare i conti col fatto che nessuno dei due è, in realtà avvezzo al semplice piacere di una serata in compagnia. E dal primo serio tentativo da parte di lui, fino all'istaurarsi di un timido sentimento tra i due, assisteremo ad alcune tra le più surreali e fantasiose combinazioni del destino. I due si incontreranno nelle situazioni meno probabili, e la determinazione di lei a morire verrà progressivamente rimpiazzata dal desiderio di farla pagare all'uomo che l'ha abbandonata.
Opera prima di Yang Jong-Hyun Kiss me,Kill me conserva la freschezza delle commedie classiche coreane, che per prime mostrarono al pubblico occidentale un universo niente affatto hollywoodiano di umane condivisioni e di probabilissime storie d'amore.
Anche questa, come le tante commedie nate dal desiderio di compiacere un pubblico che ama il divertimento semplice e senza pretese di patinature eccessive, riesce nel difficile compito di tenere desto l'interesse dello spettatore davanti a una storia che ci si immagina realmente possibile soltanto in paesi assai distanti dal nostro. Paesi nei quali un killer professionista può abitare tranquillamente con sua madre e coltivare nel segreto del suo cuore un'enorme solitudine complicata da un inarrestabile esaurimento nervoso.
Le infinite disavventure tra i due finiscono per rimpiazzare le fasi di un corteggiamento classico dove, invece di un uomo che insegue una bella ragazza per il piacere della sua compagnia, avremo una bella ragazza che insegue un uomo, il quale comincia a trovarla interessante, per farsi uccidere da lui. Ovviamente il lavoro di lui, basato su segreti appostamenti e repentine fughe, subirà un vero e proprio tracollo, rivelando infine ai suoi capi il suo reale stato di esaurimento nervoso.
Il rimpiazzo è già pronto e come sempre in questi casi, il passaggio del testimone non sarà un affare piacevole.
La regia vivace e la riuscita combinazione di una storia divertente e di un buon cast fanno dimenticare presto allo spettatore intrigato di esser di fronte a un'opera prima.
Shin Hyun-jun (Bichunmoo, The Ginko bed, Guns & Talks, Face) è un killer molto umano, dalla solitaria freddezza sotto cui a tratti si intravede un'imprevista fragilità. Mentre Kang Hye Jung (Love Phobia, Invisible Waves, Antarctic Journal, Three Extremes, Oldboy, Nabi) presta tutto il suo brio all'incantevole aspirante suicida.
Nel complesso si tratta di un lavoro molto ben riuscito, consigliatissimo agli amanti delle commedie, soprattutto quelli desiderosi di disintossicarsi dalle porcherie paratelevisive che ultimamente sempre più spesso ritroviamo al cinema.