Ricordo di Tecla Dozio

10/02/2016

La Sherlockiana era uno di quei luoghi in cui ritrovarsi e gustare il sapore vero della letteratura, non era solo una libreria a tema. Era bello rovistare negli scaffali della Libreria del Giallo, ritrovarsi tra le mani vecchie edizioni, accarezzare le copertine storiche dei Gialli Mondadori. Ma ancora più bello era ritrovarsi nel suo retrobottega per la presentazione di un nuovo libro, perché La Sherlockiana era soprattutto un luogo di incontro. Tecla Dozio, che la dirigeva, preparava anche dei piacevolissimi aperitivi che si gustavano in compagnia degli Autori. Quanta gente è passata di là! Jeffery Deaver, Ruth Rendell, Anne Perry, Joe Lansdale.... Andrea Pinketts era un habitué, anche Carlo Lucarelli faceva spesso visita come tanti giallisti italiani, quelli che la Casa Editrice Todaro, di cui Tecla era editor, aveva fatto conoscere, perché Tecla amava leggere e faceva molto di più di quello che ci si aspetta da un libraio. La sua Sherlockiana era un luogo magico e trovarsi dalla Tecla era un po’ come essere in un sogno.
Dalla prima sede in Corso di Porta Romana si era spostata a quella di via Peschiera, dietro il Parco Sempione. Perfino il nostro Quarto Potere, quando era ancora un piccolo giornale cartaceo, aveva trovato posto sul suo bancone. E poi c’erano le feste, “Buon Compleanno Sherlockiana” recitava la scritta su una torta tagliata dalla lama di un pugnale. E alla fine una festa, tristissima, una festa d’addio. La Sherlockiana doveva chiudere. Lo storico locale milanese sarebbe mancato a molti, ma più di tutti a Tecla, che quel giorno aveva pianto e che alla sua libreria aveva dato la vita.
Sono passati sette anni. La Sherlockiana non c’è più. Non c’è più Riccardo Oliva, che la frequentava sempre e con Tecla vi aveva presentato tanti libri. Se ne è andata anche Tecla Dozio, lasciandoci tanta amarezza. Con lei se ne va un pezzo di Milano e anche un pezzetto del nostro cuore.

Gabriella Aguzzi