Stanno tutti bene
12/11/2010
di Kirk Jones
con: Robert De Niro, Kate Beckinsale, Sam Rockwell, Drew Barrymore
Remake dell’omonimo film di Tornatore del ’90 con Marcello Mastroianni, “Stanno tutti bene” di Kirk Jones trasferisce in America il viaggio di un padre che si reca a far visita ai figli sparsi per il Continente, per far loro una sorpresa. E il film decolla bene, con la commovente e veritiera figura di un uomo modesto, che ha lavorato tutta la vita rivestendo cavi di PVC e spronando i figli verso traguardi ambiziosi e che si reca da loro con trepidante orgoglio e ignaro candore. Malmesso in salute e da poco vedovo, apprende la fatica di comunicare coi figli sinceramente, compito che si addossava la madre, e come gli nascondano le loro vite vere preferendo fargli credere che stanno tutti bene. Concetto che viene ribadito più volte, così come vengono aggiunti più finali a catena quando già sembrava già calato il sipario, quasi il regista non sapesse decidersi quale scegliere per meglio strappare una lacrima e avesse optato per affastellarli tutti. Prima che scivolasse nel troppo sdolcinato ne abbiamo apprezzato la parte più sobria, che resta la più malinconica per quell’ombra di presagio che sentiamo aleggiare sopra un uomo ingenuamente felice. Con un trolley che non sa trascinare, una vecchia macchina fotografica con cui immortalare i bei momenti, le pillole per il cuore in tasca e la goffaggine di chi è rimasto indietro rispetto alla velocità dei tempi e alla realtà delle cose, mentre le voci dei figli corrono attraverso l’America lungo i “suoi” cavi telefonici, Robert De Niro rende con affettuosa partecipazione la figura di un padre stupito e impacciato come un bambino allo spezzarsi della sua prima illusione.
Voto: 6
Gabriella Aguzzi