La Donna della mia Vita

25/11/2010

di Luca Lucini
con: Stefania Sandrelli, Luca Argentero, Alessandro Gassman, Valentina Lodovini, Giorgio Colangeli, Sonia Bergamasco

Due fratellastri. L'uno, Giorgio, medico sciupafemmine con moglie ansiosa d'avere un figlio che, sospettosa ma ignara, lo attende a casa; l'altro, Leonardo, il tenero orsacchiotto che si scioglie quando una donna piange e ha tentato il suicidio per amore. Entrambi dominati dall'ingombrante figura materna, Alba, la quale sostiene che sono il ritratto dei rispettivi padri, un giornalista d'assalto e un mite fabbricante di torroni e cioccolati. Le cose cominciano a cambiare quando nella vita di Leonardo entra Sara, uscita da una devastante relazione con uno stronzo sposato. Il quale, non vi sveliamo nessun colpo di scena, è proprio Giorgio. Equivoci, tradimenti, nuove identità e nuovi equilibri, rivelazioni e Ludovico (chi è Ludovico?) scompiglieranno le carte in tavola, soprattutto ad Alba.
Non sarà un nuovo Billy Wilder (anche se come “morale” del film, il regista chiosa che “nessuno è perfetto”), ma di sicuro Luca Lucini è, nell'ambito della boccheggiante commedia (all') italiana,  alcune spanne sopra i suoi colleghi. Per tocco, leggerezza, acume, buon gusto, impeccabile direzione degli attori. Qui si avvale di una storia molto femminile  (“ma senza la retorica dei film femminili”, come giustamente afferma l'irresistibile Lella Costa, qui protagonista di un gustoso personaggio di contorno), non solo perché il soggetto è di Cristina Comencini e la sceneggiatura di Giulia Calenda e Teresa Ciabatti, ma anche per finezza psicologica e gusto per una commedia degli equivoci che evita di cadere in farsa, per una storia divertente e spensierata e senza messaggi che però lascia qualche piccola riflessione esistenziale agli spettatori più maturi e sparge persino un poco di veleno.
Perché una commedia abbia ritmo e credibilità e funzioni bene, occorre che i dialoghi siano brillanti,  i personaggi azzeccati e gli interpreti adeguati. Qui troviamo tutti questi fattori, e in particolare il cast è molto ben affiatato (il divertimento  vissuto sul set e la capacità d'improvvisazione traspaiono chiaramente, e mettono di buon umore), con menzione speciale a Stefania Sandrelli e a Giorgio Colangeli.
Per una volta possono essere gli americani e gli inglesi a invidiarci questa commedia sentimentale col sapore di Milano e un finale forse prevedibile, ma non scontato.

Voto: 6,5

Elena Aguzzi