Tron-Legacy
28/12/2010
di Joseph Kosinski
con: Jeff Bridges, Garrett Hedlund, Olivia Wilde, Michael Sheen

Se il primo “Tron”, anno 1982, aveva il merito di essere nuovo nell’esplorare al Cinema il mondo dell’informatica, raccontando con gusto visionario la vicenda di uomini catapultati in un mondo virtuale, a 28 anni di distanza il suo sequel non ha molto al suo arco con cui colpire, se non la massiccia eleganza di arredi e costumi ed effetti speciali con cui ricoprire una vicenda contorta, già sentita ed anche un po’ stucchevole.
Riassunto malamente il primo capitolo a chi ne è digiuno o poco ricorda e abbondando in riferimenti e citazioni per i nostalgici, il film di Kosinski, sbrigata questa formalità, segue il ribellle Flynn jr., che non sa darsi pace per la scomparsa senza spiegazione del padre, in un vecchio salone di videogame e da lì all’interno del cyber universo parallelo in cui Flynn sr. si è smarrito. E qui il pubblico indossa gli occhialini 3D ed entra con lui nella terza dimensione. Dove s’incontrerà un doppio Jeff Bridges: uno barbuto, rugoso e insopportabilmente zen, l’altro, la sua creazione, il suo alter ego e il suo nemico, ringiovanito all’epoca del primo Tron. Il Tron del titolo entra ed esce come una meteora dalla storia, che concede molto più spazio al rapporto padre/figlio e trabocca di spiritualismo.
Se infatti il film fa parlare di sé lo deve all’illustrazione dell’universo tecnologico che mette in scena, il design, la moda futuristica, le musiche elettroniche dei Daft Punk, le luci al neon che lo immergono in un cupo bagliore e a tutti i presupposti per un ricco merchandising.
Voto: 5,5
Gabriella Aguzzi