Che bella Giornata

03/01/2011

di Gennaro Nunziante
con: Checco Zalone, Nabiha Akkari, Rocco Papaleo, Luigi Luciano, Tullio Solenghi

Seppur uno dei pochi film ambientati a Milano, “a  causa dell’alto budget imposto dal capoluogo lombardo” spiega Valsecchi,  “Che bella Giornata” è un film che trasuda Puglia da ogni poro di fotogramma.
La storia è di Checco, guardiano alla Madonnina e di origini pugliesi, che incontra e si innamora di Farah, studentessa di architettura, a suo dire di madre magrebina ma francese di nascita, che nasconde intenzioni sospette e piani “esplosivi”.
“La storia si basa su un plot molto semplice: cosa succede se un terrorista arriva a casa di un meridionale ” sottolinea il regista Nunziante.
L’animo ingenuo  di Checco colpirà e cambierà la studentessa Farah in un film che sa dosare al meglio ironia, brillantezza e sano divertimento.
Le battute si susseguono senza sosta, non facendo mai cadere il ritmo del film, “grazie al montaggio” dice Nunziante e “grazie alla squadra di caratteristi” ,  tra cui Rocco Papaleo e Luigi Luciano cui Zalone indirizza grandi e smisurati complimenti.
Dopo “Cado dalle nubi”, il Checco nostrano torna al cinema con un film che supera il primo, per maturità e ironia e dove affronta tutti i controsensi della nostra società guidando Farah ad un’integrazione molto particolare nella cultura italica, sintetizzata in raccomandazioni, inutilità dello studio, una sana presa per i fondelli dei piani più celesti e la cura del prossimo con un occhio puntato alla possibile eredità.
Insomma, l’Italia in pillole di saggezza e di irriverenza condita da  un tuffo nel tacco dello stivale per rappresentare le savoir vivre del meridione con un Caparezza che canta i Ricchi e Poveri.
Un film  che narra di una storia d’amore tra un meridionale e una terrorista, perché a detta di Checco “ quando ti batte il cuore davanti a una Seconda B ( di reggiseno).. quello è amore”;  un amore che vincerà contro le cozze, contro il terrorismo e contro i battesimi di otto ore filate, perché l’amore non ha religione se ad accompagnarlo c’è un maglione bianco fatto a mano.

Voto: 5,5

Roberta Costantini