Immaturi-Il Viaggio

05/01/2012

di Paolo Genovese
con: Raoul Bova, Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Ricky Memphis, Barbora Bobulova, Paolo Kessisoglu, Anita Caprioli

Il sequel di Immaturi, uscito un anno fa, infrange la consueta regola de “il secondo è sempre peggio del primo” e non fa rimpiangere assolutamente il suo antecedente. Anzi, si classifica al di sopra.
Dopo aver vissuto l'agognato incubo dell'esame di maturità bis, questa volta i sette amici di liceo si ritrovano a rivivere l'altro must dei 18 anni: il viaggio di maturità in una qualche isola greca.
Chi si aspettasse un revival di quel “Che ne sarà di noi” di Giovanni Veronesi e la -s con la zeppola di Muccino Junior sarà fortunatamente rincuorato, perché quello che scorre sullo schermo è un insieme di storie che valgono la pena di essere raccontate. In primis, quella profonda tra Eleonora (Anita Caprioli) e Virgilio (Paolo Kessisoglu ) e quella strampalatamente romantica di Piero (Luca Bizzarri) alle prese con un probabile primo amore chiamato Gloria (Francesca Valtorta).

Il regista e sceneggiatore Paolo Genovese sforna una commedia che dosa sapientemente momenti intimi ad altri più spensierati. Lo sfogo del bambino greco sul molo riporta alla memoria di una mente plebea appassionata di cinema come me, le atmosfere proprie delle commedie di Sordi.

Sebbene, comunque, vi siano  filoni narrativi più scontati e deboli, come quelli delle coppie Giorgio e Marta ( Bova-Ranieri) e Lorenzo e Luisa ( Memphis-Bobulova), quello di Virgilio ed Eleonora ( Kessisoglu – Caprioli) si conferma come il più interessante e particolareggiato del film. Mentre
a Piero, con la sua predisposizione alla cazzata, e al padre di Lorenzo, Luigi ( Maurizio Mattioli), con la sua comparsata in trasferta greca, il fardello di divertire e fare da contrappeso ai momenti più profondi e seri.

Un film che narra e riprende un must adolescenziale costruendo però i profili dei personaggi in modo maturo e ancorato alla realtà.
Il rischio c'era ed era alto: spagnole arrapate, cocktails ghiacciati, isola greca di contorno e spirito vacanziero e una commediola dal profumo di salsedine era pericolosamente in agguato.
Ma sul traghetto, mentre i ventenni rasta si passano la canna, i nostri si fanno un tiro di panino al prosciutto cotto. E qui scatta subito la simpatia, perché i nostri baldi quarantenni non giocano ai ventenni e ripudiano converse, piercing e canna communities varie.
Unica peccato: l'immaturità. Che è un male comune oggigiorno.
Ma come qualcuno di più Grande dettò, “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra”.

Voto: 7

Roberta Costantini