Dark Shadows

13/05/2012

di Tim Burton
con: Johnny Depp, Michelle Pfeiffer, Helena Bonham Carter, Eva Green, Jackie Earle Haley, Jonny Lee Miller, Chloe Greace Moretz


Vampiri, streghe, fantasmi, cuori spezzati, antiche maledizioni... L’universo gotico di Tim Burton torna a popolarsi di ombre per una favola nera. Ma con tanta ironia  a renderla un autentico divertissement sovraccarico di luoghi comuni e citazioni.
La vera chiave di lettura del film sta proprio in questo doppio volto, comico e tragico, in perfetta linea con tutto il Cinema di Tim Burton. Il suo mondo è popolato di mostri tra mostri, sempre e comunque fuori luogo, una “antologia del diverso” che si arricchisce di volta in volta di personaggi bizzarri, stonati, sofferenti, anomali. E Dark Shadows va ad aggiungersi all’elenco col sapore di una storia di amore e odio, passione e dannazione che, come in tutte le leggende, va ad affondare le sue radici nel lontano passato. Ma per far risorgere il suo Vampiro in pieni Anni Settanta, determinato a risollevare le sorti della sua famiglia i cui fasti sono ormai perduti. La storia, ispirata all’omonima serie televisiva in voga negli stessi anni in cui è ambientata, si tinge quindi di quel gusto ironico e disincantato che fa leva soprattutto sul linguaggio pomposo ed anacronistico del Vampiro, e diverte palesemente rivelando il divertimento stesso del suo Autore. Un umorismo caustico e in alcune sequenze irresistibile (il dialogo con gli hippy), ma mai debordante e senza cedere alle tentazioni dell’eccesso, come spesso accade nel genere. Ma questo è il genere Tim Burton e fa voce a sé. Il regista si mantiene garbato e nei confini del buon gusto, lasciandosi andare solo la mano sul finale a qualche effetto speciale di troppo che stona con il resto, andando più dalle parti di “Ed Wood” che da quelle degli ultimi lavori semiriusciti, assaporando a suo modo tutti i piaceri del gotico e sempre comunque con quell’amarezza di fondo che perseguita i suoi diversi.
All’ormai ottavo incontro cinematografico con Johnny Depp, mantiene anche il suo attore cult a briglia più trattenuta: messa da parte l’irritante interpretazione sopra le righe di Alice, Depp, pur stralunato sotto il trucco, rientra con sottile ironia nell’austera eleganza di un Vampiro estraneo al tempo in cui è catapultato.

Voto: 6,5

Gabriella Aguzzi