Paris-Manhattan

31/10/2012

di Sophie Lellouche
con: Alice Taglioni, Patrick Bruel, Michel Aumont

Alice è una giovane farmacista con un grosso problema sentimentale: non riesce a ingranare con gli uomini perché vive nella fantasticheria, tutta assorbita dal cinema di Woody Allen, al quale chiede consigli. La sua famiglia invece sembra perfetta. Finché un giorno le cose cambiano: conosce un uomo ignorante di cinema, che costruisce improbabili impianti d'allarme, ma che sa come corteggiarla; e scopre alcuni altarini famigliari che le fanno vacillare molte certezze, prima fra tutte che Allen può curare ogni male. Sorpresa e happy end finale, perché questa è una commedia romantica più che esistenziale...
Se Alice ha Woody Allen come spirito-guida anche l'autrice lo ha come nume tutelare del suo cinema: “alla W.A.” è il tipo di commedia sentimental-famigliare, è la scelta musicale, l'ambientazione parigina, il dialogo col mito cinematografico, i rimandi cinefili; “di W.A.” poi sono gli spezzoni, le citazioni e anche la voce, che il maestro ha gentilmente e gratuitamente prestato per dire quelle battute le cui tracce originali erano usurate (speriamo che nella versione italiana usino i sottotitoli e non il doppiaggio...). Purtroppo, il risultato ambisce alla favolosa leggerezza di un “Hanna e le sue sorelle”, ma si avvicina di più alla fiacca verve di “Vicky, Cristina, Barcellona”.
La trama è insignificante, le battute non fanno ridere, le situazioni sono assurde anche per una commedia e gli attori sono sprecati (in particolare Patrick Bruel, ridotto a pronunciare dieci frasi in croce, nessuna delle quali divertente). Certo se un mercoledì pomeriggio vi trovate con un'ora e mezza da riempire è assai più gradevole questa commediola cinefila piacevolmente innocua che un film italiano sulla crisi o un'americanata in 3D, ma certo ci si poteva aspettare di più.
Una curiosità: da noi il lancio del film punta tantissimo sul nome di Allen, ma altrove ciò è stato visto come un deterrente per il pubblico, timoroso di trovarsi davanti qualcosa di troppo intellettuale!

Voto: 6

Elena Aguzzi