Don Jon

23/11/2013

di Joseph Gordon-Levitt
con: J. Gordon-Levitt, S. Johansson, J.Moore, T. Danza, G. Headly

Finalmente una “commedia romantica” che ha veramente un lieto fine. Perché “Don Jon” è un film intelligente, scritto, diretto e interpretato da un volto “culto” del cinema indipendente, Joe Gordon-Levitt, che ribalta i canoni del genere e riflette sui rapporti tra i sessi con umorismo e una punta di cinismo che però non esclude una visione alla fine ottimistica: come dire, speranza sì ma con realismo.
“Don” Jon Martello è il classico bel ragazzo del New Jersey, palestrato e impomatato, tutto casa e chiesa, che il sabato sera va con gli amici a rimorchiare. Ne rimorchia tantissime, ma alla fine la soddisfazione vera se la prende coi film porno che guarda a ripetizione su internet. Il sesso, infatti, per lui è deludente: al cinema tette-culi-pompini-posizioni sono molto meglio (tutto, al cinema, è sempre molto meglio che nella realtà, anche nel cinema porno). E poi incontra Barbara Sugarman, una “da dieci”, e crede di essere innamorato. Lei- un'inguaribile sognatrice cresciuta a filmetti rosa e principesse Disney -  comincia a chiedergli, prima di concedersi del tutto, di presentarle gli amici, di conoscere le famiglie, di andare in palestra con lui, di uscire sempre insieme, di fare un corso serale per migliorare la posizione lavorativa, di non dirle bugie, di non fare più le pulizie di casa e, soprattutto, di non vedere più film porno. Lui sottostà a tutta la trafila, ma quando a letto resta inappagato, sfalca sull'ultima regola...
Non proseguiamo nel racconto per non sciupare il divertimento, sebbene questo, più che dalle situazioni in sé, nasca dai caratteri dei personaggi (impagabile la famiglia di lui, col padre sempre incollato davanti al football, la madre svenevole e opprimente e la sorella imbesuita col telefonino) e dallo stile, spigliato e scanzonato, della regia. E che sia la regia di un esordiente lo si può intuire tra le righe nel fatto che sia stata scelta una produzione a basso budget e molto libera nell'espressione, ma per il resto ha ritmo, e una mano sicura nella direzione degli attori e nella scelta degli ambienti e dei particolari. Volti e linguaggio realistici fanno di questa commedia “rosa-ma-per-uomini” una produzione controcorrente, forse più vicino al cinema e alla sensibilità europea che non a quella commerciale americana imbevuta di pseudo-reality. Solo un'ora e mezzo di divertimento, ma divertirsi con intelligenza è ormai una tale rarità che ben venga questo “Don Jon”.

Voto: 7

Elena Aguzzi