Posh

30/09/2014

di Lone Scherfig
con: Sam Claflin, Max Irons, Douglas Booth, Holliday Grainger, Freddie Fox, Sam Reid, Ben Schnetzer

Il leggendario Riot Club, fondato in onore del gaudente Lord Riot ucciso da un marito geloso, tramanda nei Secoli una tradizione, quella di godere fino all’eccesso, lusso concesso ai migliori membri della gioventù. A farne parte sono gli eletti, quegli esponenti dell’upper class inglese a cui tutto è concesso e che, ammessi ad Oxford e all’esclusivissimo, segretissimo Riot Club, si sentono in dovere di eguagliare i loro illustri predecessori. Con addosso la rabbia e il disprezzo per una borghesia invidiosa traducono però la loro brama di trasgressione in goliardate giovanili prima e poi nella convinzione che il denaro possa comprare tutto, anche l’umiliazione e i danni. Così la cena annuale del Club, che per vilipendio ha scelto come location un pub di campagna, degenera in tragedia, e la perdita di controllo sfocia nella violenza.
Posh è un impietoso, freddo, cinico ritratto di una società che, se vuole mantenere un frustrato senso di superiorità, ha invece perso ogni classe. Nettamente diviso in due parti – l’arrivo a Oxford e la cena – passa gradualmente da un ritratto quasi accattivante, o tale almeno da far condividere l’ambizione ad entrare a far parte di una cerchia circondata dal mito, al disprezzo finale. A differenza della commedia di Laura Wade, successo dal 2010 nei teatri londinesi, che si svolge tutta nel corso della cena, il film sceglie di movimentare l’azione con una prima metà quasi introduttiva, tuttavia il distacco stride e la matrice teatrale si rivela inevitabilmente con il troppo parlato, che lo priva delle emozioni.
E’ interessante notare come un film così tutto al maschile sia frutto del lavoro di due donne, la scrittrice Laura Wade e la regista Lone Scherfig, e che la scelta di una danese dietro la macchina da presa consenta ancor più quel voluto distacco di chi osserva questo mondo così british dal di fuori e anche con una curiosità iniziale che può giustificarne l’invidia. Azzeccatissima la scelta del cast, perché i volti giovani e carini dei protagonisti Sam Claflin, Max Irons (figlio di Jeremy) e Douglas Booth hanno già reso il film un fenomeno, spopolando su twitter e scatenando l’assedio delle fan alla presentazione romana. Ma siamo lontani da casi come L’Attimo Fuggente, forse perché Posh resta privo della capacità di toccare lo spettatore.

Voto: 6,5

Gabriella Aguzzi