
Vedovo solitario e un po' grigio, metodico, che regola la propria vita col cronometro, una sera, durante una delle sue notti insonni, conosce una baby prostituta e decide di liberarla dai suoi sfruttatori (ogni riferimento a Taxi Driver è casuale?). Il guaio è che quelli che fa fuori non sono papponi sfigati ma parte di una vasta organizzazione criminale, ovviamente russa, che gli scatena contro un mastino. Ma il nostro in realtà è un agente, che quando combatte pare dotato di superpoteri come in un fumetto, fintosi morto per rifarsi una vita, e così ai cattivoni mal gliene incoglie...Tra ovvietà, buchi di sceneggiatura, rallenty digitalizzati (coi quali si vuole rinverdire una vecchia serie televisiva) arriviamo a una resa dei conti che più assurda non si può e tutto finisce a tarallucci e vino.
Occorre un commento critico?
Peccato che a farsi trascinare in questa immane idiozia ci sia il simpatico Denzel Washington, e sconfortante l'apprendere che il film, negli USA, è campione di incassi.
Voto: 5
Elena Aguzzi