Ogni anno arriva, puntuale, l’ondata di film di Natale, ma questa commedia francese è una voce fuori dal coro e riporta il tema natalizio nel migliore dei modi, con la freschezza dei film alla “Non siamo Angeli” e un mix di magia e malinconia.
Un bambino si vede piombare in casa un ladro vestito da Babbo Natale e crede che sia Babbo Natale vero, giunto ad esaudire il suo desiderio di portarlo a bordo della slitta a vedere il padre nella sua stella. Il ladro, a sua volta, dopo i primi tentativi di liberarsi del piccolo petulante impiccione, decide di sfruttarlo per i suoi lavoretti, ma la lunga notte piena di accadimenti e la magia del Natale trasformano il loro rapporto in una vera, magica, amicizia.
La storia si snoda su toni leggeri e ritmi divertenti, il tutto in modo molto pulito per rientrare a pieno nella categoria del family movie. Ma vi è una marcia in più. Dietro lo stupore ingenuo del bambino e il candore che lo porta a seguire lo sconosciuto nella sua avventura, si legge la caparbietà di voler credere alla favola ad ogni costo, per non arrendersi alla tristezza del reale. Allo stesso modo il ladro vede nel piccolo il se stesso smarrito, prima di deviarsi su una strada sbandata. Tutti i luoghi comuni fiabeschi che usa per i suoi scopi cominciano a rimorderlo. Se da una parte è scontato che questo ladro “non è poi così cattivo”, dall’altra s’insinua lieve, nella strana notte natalizia sui tetti di Parigi, la ricerca di un rapporto padre figlio per riempire quel vuoto in cui si affievoliscono i sogni.
Il piccolo Victor Cabal è perfetto per il ruolo e Tahar Rahim è un finto Babbo Natale giovane e accattivante: approda alla commedia con il suo bagaglio di cinema criminale creando quel connubio di torbido e candida leggerezza che è la vera chiave del suo personaggio.
Voto: 6,5
Gabriella Aguzzi