Foxcatcher
07/04/2015
di Bennett Miller
con: Steve Carell, Channing Tatum, Mark Ruffalo, Vanessa Redgrave, Sienna Miller

Non siamo davanti al classico biopic – rischio in cui spesso si incorre quando si fa riferimento alla cronaca vera – né al classico thriller. Le inquietudini di Foxcatcher sono più sottili, sottopelle, silenziose, come un diffuso malessere di cui non avvertiamo l’origine. Apparentemente il miliardario John Du Pont, erede della tenuta Foxcatcher, è solo un eccentrico benefattore che sfoga la propria frustrazione nei confronti della madre e del mancato amore per la lotta libera, finanziando un campione olimpionico per la gloria del sogno americano. Ma nel loro rapporto serpeggia quella sensazione di repulsione, di malato, che lascia avvertire che tutto non va per il verso giusto. Bennett Miller è maestro nel creare un clima perverso dal nulla, insinuandolo nelle pieghe del quotidiano con cenni impercettibili, trasformando sudditanza e gratitudine in un vincolo sordido. E Steve Carell è magistrale nell’incarnare un personaggio sgradevole – quel suo sorridere mostrando le gengive che dice più di un lungo monologo – oppresso da un costante frustrato senso di rivalsa verso una madre che mai gli dona il consenso e una famiglia miliardaria dedita a sport più nobili. Completano l’apprezzato cast Channing Tatum e Mark Ruffalo nel ruolo dei due fratelli olimpionici Mark e Dave Schultz. Un intricato triangolo di gelosie e conflitti edipici che va ad oscurare una pagina dello sport americano e che il regista racconta con sapienza rara nel cinema d’oggi, senza seguirne gli scontati schemi.
Voto: 7,5
Gabriella Aguzzi