Heart of the Sea
08/12/2015
di Ron Howard
con: Chris Hemsworth, Tom Holland, Benjamin Walker, Brendan Gleeson, Ben Whishaw, Cillian Murphy
Fine anni '40 dell'800. Herman Melville è uno scrittore senza fama, ma l'incontro con l'ultimo sopravvissuto della baleniera Essex lo spingerà a scrivere il suo romanzo-capolavoro. Questa, in estrema sintesi, è la trama dell'ultima regia di Ron Howard, che ecletticamente passa dalla commedia a Dan Brown, da racconti sportivi a film spettacolari. Dopo l'ottimo “Rush”, “Heart of the sea” ci delude alquanto: non manca nulla degli stereotipi dei “film di mare” – la frizione tra comandante e primo ufficiale, la tempesta, la bonaccia, la caccia alla balena, il naufragio, il processo – tanto che pare un digest di pellicole note e romanzi celebri, da Capitani Coraggiosi a Master and Commander agli Ammutinati del Bounty: quello che manca è proprio “Moby Dick”. Non c'è il senso biblico della lotta contro una forza superiore, non c'è l'ossessività del capitano Achab, non c'è l'attesa del mostro e il conseguente spavento – molto meglio “Lo squalo” in tutto ciò – qui la leggendaria balena bianca non è che un povero bestione sovradimensionato che cerca di proteggere il branco dai cacciatori di olio di balena. Purtroppo, manca pure l'accuratezza storica: d'accordo ci fan vedere come si raccoglie l'olio, ma non ci sentiamo quasi mai nello spazio angusto di una baleniera che viaggia per mesi e mesi; quanto alla disavventura dell'Essex ci sono degli incredibili omissis (su tre scialuppe ci parlano della sorte di solo una di queste, della sorte dei marinai rimasti sull'isola ci viene rilasciata solo una laconica informazione in un inciso fuori campo), tanto che sorge il dubbio che possa esistere una extended version per l'edizione in dvd che duri almeno un'ora in più. E tra le altre imprecisioni, sembra che la pubblicazione di “Moby Dick” renda Melville improvvisamente ricco e celebre, quando nella realtà successo e complimenti giungeranno solo postumi.
Resta dunque un solido, tradizionale, appassionante racconto di avventure di mare per ragazzi, con riprese efficaci e degli effetti in 3D molto elementari (meglio la versione classicamente bidimensionale che, per assurdo, ha maggiore profondità di campo). Un bel cast (anche se il sessantenne Gleeson dovrebbe ricoprire il ruolo di un 45enne, ma non sottilizziamo troppo), molte riprese in mare aperto, belle scenografie e due ore che passano veloci. Se dal cinema non chiedete di più e non avete una particolare passione per quelle storie che, parlando di mare, parlano di altro, accomodatevi.
Voto: 6
Elena Aguzzi