Batman vs Superman

04/04/2016

di Zack Snyder
con: Ben Affleck, Henry Cavill, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Gal Gadot

Due ore e mezza di puro intrattenimento a base di effetti speciali. Una trama non eccessivamente scadente che non fa risuonare l’aggettivo “scontato” nella mente dello spettatore, una architettura fotografica che tutto sommato regge. Attori top gamma.
Si sta parlando di un film da sabato sera, pensato appositamente per distogliere l’attenzione dai problemi quotidiani: lo si guarda rilassandosi, non pensandoci. L’obiettivo è riuscito: il film è vivido e non annoia, dura abbastanza da valere il prezzo del biglietto e permette di assaporare due ore di innovazione cinematografica senza troppi patemi d’animo.

La trama riprende la galassia dei fumetti DC Comics che tentano di lottare con uno stravolgimento dell’opinione pubblica: da una parte batman che combatte il crimine, dall’altra superman che combatte il crimine globale. Il problema sorge quando uno identifica l’altro come possibile minaccia futura. Il tutto viene condito da un Lex Luthor psicopatico, futurista, visionario (e ovviamente malvagio) che crea, o meglio sguinzaglia, il consueto super cattivo di turno.
Tutto questo già basterebbe a rendere, con i dovuti effetti speciali, godibile questo tipo di film ma Snyder vuole di più: finale aperto con doppie interpretazioni e aperture a nuove forme di eroi. Senza anticipare nulla, sappiate che in casa Dc Comics è nata l’idea di contrapporre agli Avengers, della casa fumettistica rivale, un altro gruppo di paladini, con altrettanti poteri, nemici, contesti, situazioni amorose e chi più ne ha più ne metta.

Ma ora parliamo di marketing.
Il film è sotto ogni punto di vista una miniera d’oro perché fonde in molteplici punti strutturali possibili collegamenti ad altre trame di altri supereroi. La presenza di Wonder Woman, il ribaltamento del concetto buono e cattivo, la presenza di nuove persone (meta umane) all’interno del mondo. Tutto questo dà una possibilità infinita di sceneggiatura, con conseguente possibilità infinita di introiti.
Di fatto la DC si è assicurata per il futuro la possibilità di avere un “parco idee fantasia” praticamente infinito, per quanto riguarda la produzione e l’invenzione delle avventure dei personaggi. Può permettersi una linea, diciamo primaria, con gli eroi tradizionalisti nelle loro consuete avventure, una linea secondaria sempre con eroi classici che incontrano nuovi tipi di eroi (vedi questo film), una terza linea che mostra tutta un nuovo battaglione di eroi e antieroi. In una parola: finimondo.
Soldi a parte, il film interessa anche ai bambini: il regista non ha commesso l’errore di aggiungere troppi fronzoli sentimentali ad una trama già solida; e i bambini in sala confermano. Mai visti così zitti e attenti dai tempi di Jumanji.

Unica nota agrodolce: gli eroi, col passare del tempo sono sempre più cupi, scuri effettivamente tetri. Difficili da separare nettamente dai malvagi di turno.
Ma forse al pubblico piace anche questo.

Voto: 6

Francesco Cantù