Legend
20/04/2016
di Brian Helgeland
con: Tom Hardy, Emily Browning, David Thewlis, Christopher Eccleston, Chazz Palminteri

Pochi, ma buoni, i gangster movie su suolo e di stampo britannico. Nella storia vera hanno primeggiato le figure di due gemelli, Ronnie e Reggie Kray, che a cavallo tra gli Anni 50 e 60 si sono imposti nell’East End londinese, sia come protagonisti del crimine che della mondanità. Già nel 1990, con i due fratelli ancora in vita a scontare l’ergastolo, se ne fece un film biografico, “The Krays”, distribuito in Italia con l’infelice titolo “I Corvi”, con due veri fratelli nel ruolo dei due protagonisti, Gary e Martin Kemp, il primo nel ruolo di Ronnie, il secondo nel ruolo di Reggie.
Ora Brian Helgeland, appassionato di genere gangster e noir (sue le sceneggiature di L.A. Confidential e Mystic River) cerca una somiglianza ancora oltre, e anziché scegliere due fratelli fa interpretare i gemelli criminali allo stesso attore. E Tom Hardy resta la principale ragione per vedere il film. Attore che è sempre una garanzia, qui si sdoppia letteralmente cambiando tratti somatici e timbro di voce (da vedere assolutamente in lingua originale), rendendo la doppia faccia dei gemelli, tanto uniti dal crimine quanto diversi nell’essere. Se Reggie infatti era l’affascinante affarista calcolatore, Ronnie era l’imprevedibile psicopatico disturbato e violento, che dichiarava pubblicamente la propria omosessualità, si tormentava nella gelosia per il fratello ed era, a suo modo, l’anello fragile.
A differenza del film di Peter Medak interpretato dai due Spandau Ballet, che si concentrava sul nucleo famigliare e la figura della madre, vera protagonista della storia, nel film di Helgeland la madre è poco più che una comparsa, mentre la storia è narrata in prima persona dalla moglie di Reggie, vittima degli eventi e morta suicida. La scelta di raccontare dal punto di vista della ragazza, che muore a sorpresa (per chi non conosce la cronaca) è una delle poche originalità della sceneggiatura, da cui ci saremmo aspettati di più, visti i celebri precedenti. Ma forse Helgeland è più a suo agio con la materia letteraria e più incerto con quella che viene da fonti reali e “Legend” si riduce ad una comune storia di ascesa e caduta. Film ottimo nella ricostruzione, con impennate nel mettere a fuoco il contrasto tra i due fratelli, ma memorabile solamente per la performance di Tom Hardy.
Voto: 7
Gabriella Aguzzi