Miss Peregrine - La Casa dei Ragazzi Speciali
12/12/2016
di Tim Burton
con: Eva Green, Asa Butterfield, Chris O’Dowd, Allison Janney, Rupert Everett, Terence Stamp, Ella Purnell, Judi Dench, Samuel L. Jackson
Ha inaugurato la parte milanese del Noir in Festival l’ultimo film di Tim Burton, liberamente ispirato al romanzo di Ransom Riggs, in sala dal 15 dicembre. Un’anteprima tutta in nero, perché il fantasy del regista è in chiave dark, popolato dai suoi incubi e dai suoi mostri.
Protagonisti da sempre delle cupe favole di Tim Burton sono i mostri, freaks emarginati che vivono in un mondo a parte, marchiati dalla loro diversità. E lo sono anche questi ragazzi speciali, resi magici dai loro poteri particolari, ma anche creature solitarie e deformi, relegate a vivere all’interno di un anello temporale, protette con il continuo ripetersi di un giorno fuori dal tempo.
Dietro l’apparenza di storia per ragazzi e la veste favolistico-avventurosa vi è, tanto nel libro quanto nel film, un’inquietudine oscura che sconfina nel mostruoso e che nei giovanissimi lettori e spettatori non può che creare disagio. Se il primo libro della trilogia di Ransom Riggs (la narrativa fantasy è ormai vincolata alle saghe) lega incubi e misteri alla ferocia nazista e agli orrori della guerra (cosa vi è di vero nei racconti di nonno Jacob su una casa abitata da piccoli orfani dai poteri straordinari?), il film di Tim Burton si ricollega invece agli incubi del suo personale universo. Bimbi speciali che altro non sono che piccoli mostri contro mostri più feroci, resi tali dalla loro stessa malvagia avidità. Tim Burton cita se stesso e riporta in scena le lame e le siepi di Edward Mani di Forbice. E popola il film delle sue inquietanti visioni.
Grazie all’ambientazione, il film “inglesizza” lo scrittore statunitense che, collezionista egli stesso di vecchie fotografie, fa partire il suo racconto da vecchie immagini di misteriosi ragazzi contenute in bauli polverosi. Nella versione cinematografica tutto si concentra nel viaggio in un fantastico mondo parallelo: concetto tipicamente britannico quello dei mondi nascosti dietro passaggi segreti. Anche se poi l’avventura sovrasta la magia e la sospensione misteriosa viene ben presto interrotta dalla spiegazione dei fatti.
Non è particolarmente felice questo ritorno di Tim Burton alla favola gotica. La narrazione scricchiola, rivelando varie incongruenze e lasciando personaggi a metà strada, come spesso accade quando si ha a che fare con viaggi nel tempo. Un tentativo non del tutto riuscito che resta in bilico nell’incertezza tra disturbante viaggio nell’incubo e avventura per ragazzi dai molti colpi di scena.
Voto: 6
Gabriella Aguzzi